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Roveto ardente

di Clarice Tartufari

Una rapida, improvvisa folata di vento trasvolò con impeto al dissopra della campagna e tutte le cose, che parevano morte nel tedio di quel pomeriggio autunnale, furono scosse da un brivido lungo, quasi pauroso, mentre il velo fosco delle nubi, violentemente squarciato, si ornava per un attimo di bizzarri fregi luminosi.

Flora, supina presso il tronco contorto di una quercia secolare, rimaneva immobile, con le braccia ripiegate ad arco dietro la testa e con una espressione di godimento intenso diffusa per ogni tratto del volto ancora infantilmente attonito e giulivo.

Perchè aguzzava essa lo sguardo dei profondi occhi cerulei a interrogare il cielo che scendeva sempre più in basso, quasi a toccare la cima degli ulivi, aggruppati a sinistra, verso la collina? Cosa cercava ella al di là delle nubi, che si accavallavano, si sospingevano, si addensavano, si stringevano, si confondevano in mobili montagne sempre più gigantesche, sempre più tetre? Perchè tendeva essa l’orecchio a seguire l’urlo del vento, che, dopo avere scosso i rami degli alberi rabbiosamente, s’insinuava, strisciando furtivo, tra le foglie del canneto?

Quale fantasma attendeva ella che scendesse verso lei dalle nubi o di quale canzone seguiva la eco in mezzo ai sibili del vento?

Flora non attendeva nulla, non ascoltava nulla. A lei bastava di sentirsi vivere.

Il pigiama del moralista

di Amalia Guglielminetti

Il titolo lo lascia supporre abbastanza chiaramente: sarebbe dunque inutile nasconderlo. Il signor Gastone Ferraro, proprietario di tanti titoli di rendita quanti bastano per vivere fingendo di lavorare, onusto di onorificenze e di rispettabilità, moralista ammirato pel suo coraggio puritano e venerato per l’imponenza dei miglioramenti recati al buon costume sociale per mezzo dei suoi comitati e delle sue iniziative, possedeva una caratteristica recondita, ma in compenso molto accentuata. Aveva, cioè, un debole per le donne belle.

Ebe

di Clarice Tartufari

«Ebe! Ebe!»
La fanciulla, riconoscendo la voce aspra e un po’ chioccia della zia Marta, si fermò a sommo della salita di Sant’Onofrio, e accennò con la mano ch’ella entrava nel chiostro.
Al gesto rispose un’altra esclamazione irosa; ma Ebe non vi badò e, mentre il restante della brigatella si avanzava per la viuzza ripidissima, la giovanetta salì rapidamente la gradinata che conduce al chiostro ed entrò nel cortile, muto e deserto in quel pomeriggio dell’ultima domenica di agosto.
Non una voce suonava, non un alito di vento circolava sotto il colonnato quadrangolare, dove la vita pareva sospesa da secoli, come in quei grandi orologi che, dimenticati sulla cima di qualche torre, segnano le stesse ore da tempo immemorabile.
Ivi regnava un raccoglimento così grave e solenne che sarebbe parso di essere in una tomba, se un raggio di sole, che andava obliquamente dall’uno all’altro lato del recinto, non avesse fatto brillare la parete mobilmente diafana de’ suoi pulviscoli d’oro, portando nell’austerità del luogo una nota della gaiezza circostante.
Ebe, diritta, immobile, con la bionda testa immersa nella luce e i grandi occhi azzurri spalancati, restava intenta e sospesa, nella speranza forse che il silenzio le narrasse ignote cose di epoche lontane, o che l’anima dell’infelice poeta, quivi morto da più di tre secoli, avesse serbato per lei sola un canto mai scritto e gelosamente custodito sotto il suggello della tomba.

Anime allo specchio

di Amalia Guglielminetti

Perchè dipingete? Siete voi medesima una creatura d’arte; non avete gesto, espressione, atteggiamento che non sia una pura armonia. Quando vi guardate allo specchio dovete certo scambiarvi con uno dei vostri quadri più belli. Guido Bonaccorsi declamò con parco gesto e con voce suadente le sue frasi semi liriche, affondato in una Savonarola d’ebano intarsiata di madreperla che occupava il vano della grande finestra, e Vally Ranieri, la quale gli volgeva le spalle dipingendo dal vero un enorme fascio di lillà bianchi, scosse la testa biondissima con un riso ed una parola di benevola canzonatura.

Autore: Amalia Guglielminetti
Titolo: Anime allo specchio
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056869
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°48
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 14 aprile 2023

Crevalcore

di Anna Radius Zuccari “Neera”

Una vettura di piazza stava ferma attendendo sull’ingresso di Schifanoia. I viaggiatori che avevano visitata la villa, nell’uscire, si voltarono ancora un istante col viso in su a guardare lo stemma degli Estensi nella sua ricca cornice di bassorilievi. La comitiva era composta di un signore attempato colla moglie ancora in buona età e due giovani amici.

— Stupendi gli affreschi — disse il marito.

— Per me — soggiunse la signora prendendo il suo posto a destra nella carrozza — trovo che Schifanoia è bellissima ma poco suggestiva. Preferisco….

— Il castello — interruppe uno dei giovani.

— La prigione del Tasso — soggiunse l’altro.

— Nemmeno. Non saprei precisare, poiché in questa vecchia Ferrara la suggestione si sprigiona quando meno la si cerca. Sono queste grandi case mute, questi orti senza fiori, questi cortili claustrali, questi pozzi che danno una stretta al cuore e le porte, le porte meravigliose che sembrano aperte tutte sopra la reggia del Sogno!

Il cicerone che stava per rinchiudere lo sportello alle parole della signora si fece premura di suggerire, tutto ossequioso e con quell’aria di profondo conoscitore rimastagli appiccicata dal mestiere:

— Se le loro Signorie credono, posso condurle a vedere il più antico monumento della città, diroccato è vero, ma tale che madama lo troverà suggestivo meglio di qualunque altro. Le guide non ne fanno cenno, i forestieri lo ignorano, i cittadini non se ne curano….

— E che diavolo è? — chiese il marito.

— Il palazzo Crevalcore.

— Crevalcore?

Il vecchio signore si pose istintivamente a sfogliare il suo Baedeker.

— Inutile cercarlo in quel libro.

— Allora vuol dire che non merita la pena di andarlo a vedere.

— Secondo. Sa…. i gusti sono diversi. Mi pareva di aver compreso che la signora…. Infine se non vogliono vederlo, padroni loro.

— Andiamo, andiamo! — esclamarono ad una voce i due giovinotti — non sarà poi un gran viaggio.

Autore: Anna Radius Zuccari “Neera”
Titolo: Crevalcore
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056098
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n° 47
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 7 aprile 2023

Addio, Amore!

di Matilde Serao

Lunga distesa, immobile sotto la bianca coltre del letto, con le braccia prosciolte e le mani aperte, con la bruna testa inclinata sopra una spalla, con un soffio impercettibile di respiro, Anna pareva dormisse da due ore, immersa nel profondo abbandono del sonno giovanile. Sua sorella Laura, che dormiva in un secondo candido lettino da fanciulla, all’altro capo della vasta stanza, aveva quella sera molto prolungata la sua solita lettura notturna, con cui sfuggiva alla conversazione ultima della giornata, fra sorelle. Ma appena l’ombra della lunga e fredda notte d’inverno aveva avvolto le cose e le persone nella camera delle due fanciulle, Anna aveva schiuso gli occhi e li teneva fissi, sbarrati sul letto di Laura, il cui biancore appariva confusamente, anche nell’oscurità.

Autore: Matilde Serao
Titolo: Addio, Amore!
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056876
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°46
Prezzo: 0,99
Formato: epub
Pubblicato il 21 marzo 2023

Le ore inutili

di Amalia Guglielminetti

Una raccolta di novelle che hanno un tema comune, un filo rosso che le unisce.

Discutevano da quasi mezz’ora, il giovine schermendosi con parole vaghe e perplesse, la donna indagando con una ostinazione che diveniva a grado a grado impaziente. Finalmente egli disse:
– Hai ragione. Oggi io sono diverso, oggi io ti devo confessare qualche cosa di abbastanza grave e mi è mancato fino ad ora il coraggio di farlo. Devi darmelo tu questo coraggio, tu che sei una piccola donna forte, capace di affrontare sola la vita e tutte le sue sorde ostilità. Confortami tu, Ottavia, a parlare. Dimmi che sarai indulgente e clemente col tuo povero amico che ha paura, che ha paura di te.

Autore: Amalia Guglielminetti
Titolo: Le ore inutili
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056852
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°45
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 14 marzo 2023

Donnina forte

di Sofia Bisi Albini “Donna Conny”

Miss Jane, perché è la vigilia di Natale siamo obbligati di aver a pranzo delle persone che non posso soffrire?»

Miss Jane sollevò il viso dalla sua piccola Bibbia e sorrise con compiacenza. Capii… che non aveva capito, e mi avvicinai alla finestra. Com’erano appannati i vetri!

«Risparmio di calar la tenda quando arriva la zia, — pensai. — Ella che non vuol vedere quell’orribile vis-a-vis!

A dir la verità, anch’io, — quando il babbo, anni fa, mi condusse a vedere questa nuova casa, — ho detto: «Oh, non è un piacere, babbo, di star alla finestra con quella casupola nera lì di contro!» Ma quando sentii la zia marchesa far la stessa esclamazione, ho pensato: Se lo dice lei, è segno che è un ridicolo pregiudizio aristocratico. Ed io allora fui obbligata di mutar opinione. Figurarsi! la Conny aristocratica! ah! ah! mi fa ridere soltanto a pensarci… Io! lo spauracchio della zia marchesa e della cugina contessa: io che, se vien la Comune, scendo in piazza e divento senz’altro una pétrolieuse !

È la zia che me lo ha detto.

«Ma già, con l’educazione che ha ricevuta non poteva riuscire diversamente. Immaginatevi! — È mia zia che parla così — il suo babbo, perché era sopraintendente scolastico, s’è creduto quasi in dovere di mandare la sua figliola alle scuole pubbliche! Ma non sapete cosa c’è nelle scuole pubbliche? Nientemeno che le figlie dei macellai! dei fornai!… dei fruttaioli!… Bisogna chiuder gli occhi per figurarsela bene questa ragazza, che ha già nel sangue qualcosa di borghese… (mia madre non era nobile) e che è cresciuta nello studio di suo padre, un umanitario per la pelle! bisogna figurarsela, dico, là in mezzo a tutta quella ragazzaglia che parla un dialetto sguaiato, a ricevere la stessa educazione di quelle figliole destinate a star in bottega tutta la vita!

Autore: Sofia Bisi Albini “Donna Conny”
Titolo: Donnina forte
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056418
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°42
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 7 marzo 2023

A quarantacinque anni

Emilia Ferretti Viola “Emma”

Luciano Marnieri era un uomo di età matura. La sua persona ancora svelta e vigorosa, il suo sguardo talvolta animato da un raggio di vivacità giovanile, avrebbero potuto far credere che egli era più giovane di quanto realmente fosse, se il contegno per abitudine calmo, riservato, l’espressione del volto quasi sempre concentrato e severo e le rughe precoci che solcavano la sua fronte, non avessero ristabilito l’equilibrio nel giudizio di colui che avesse voluto dal suo aspetto indovinarne l’età.
Marnieri aveva quarantacinque anni. Tutti lo sapevano, nè lui si curava di nasconderli; coloro poi che non l’avessero saputo, forse gliene davano di più, ma pochi erano quelli, che abituati ad osservare le altrui fisionomie non avessero scorto in questa dei contrasti insoliti e nuovi. Molti immaginarono che egli avesse pagato un largo tributo alle passioni della giovinezza e che, dopo avere lungamente lottato in alto mare coi venti e le tempeste, si fosse ora ridotto nella pace e la sicurezza del porto; ma coloro s’ingannavano. L’aspetto stanco e severo di Marnieri rivelava bensì dei lunghi patimenti, ma anche dell’energia nel patire, di quell’energia che non s’accresce, ma piuttosto dilegua nelle bufere giovanili. E lui aveva domato, vinto tutto intorno a sè e in sè. Aveva tracciato il limite alla sua volontà, ai suoi desiderii, al suo cuore; aveva fatto un colpo di Stato in favore del dispotismo e della legittimità, negli anni in cui tutti votano per la ribellione e la libertà, e nel governo di se stesso aveva eletta sovrana la fredda intelligenza.

Autore: Emilia Ferretti Viola “Emma”
Titolo: A quarantacinque anni
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222042367
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°41
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 28 febbraio 2023

No e poi no!

di Anna Vertua Gentile

Al calare del sole dietro le cime nevose irradiate dal glorioso tramonto, la campana dello stabilimento squillò la sua nota acuta e fessa ad annunciare, per quel giorno, la fine del lavoro.
Da la filanda e dal filatoio, due grandiosi fabbricati che si guardavano da gli opposti scrimoli del burrone, fra di loro congiunti per mezzo di un solido ponticello alto sopra il torrente, le operaie grandi e piccole, a due a due, a quattro, a frotte, alcune imbronciate e taciturne, altre allegre e chiacchierine, parecchie svogliate, dal camminare strascicato e un visibile abbattimento per la persona tutta, uscirono e si incamminarono per a la volta delle loro case; giù al paese di piè del monte, su per i villaggi ed i casolari disseminati per la costa della montagna o acquattati fra le piante della vallata.
Per uscire fuori dello stabilimento, le filandiere dovevano sfilare davanti le finestre degli uffici che davano sul cortile.
A Dora Toldi, seduta nello sguancio della finestra, insieme con il cicaleccio, le risate, il fracasso delle zoccolo su l’acciottolato, giungeva il puzzo tiepido e nauseabondo dell’umido vapore sprigionato dai bozzoli in ebullizione.
Uno ad uno gli impiegati dell’amministrazione se ne andarono. E Dora rimase sola a finir di sbrigare la corrispondenza, aguzzando gli occhi per raccogliere la luce, ormai fosca, del giorno morente.

Titolo: No e poi no!
Autrice: Anna Vertua Gentile
ISBN: 9791222042350
Costo ebook: 0,99
Formato: epub, mobi
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°40
Pubblicato il 21 febbraio 2023