Archivi tag: romance

La buona sorella

di Anna Vertua Gentile

Poggiata al davanzale della finestra, Claudia guardava il giardino sottostante, la macchia dei pini, il prato contiguo al frutteto. Lo sguardo errava distratto senza fissarsi in nulla; ed anche il pensiero movevasi, ma senza volontà, come in una specie di sogno. Nella mente della giovinetta venivano ricordanze e passavano imagini; nel suo cuore nascevano sentimenti a seconda delle impressioni esterne e del vario mobilissimo gioco dell’associazione delle idee. Era un giorno sul finire d’ottobre; l’aria era serena e tiepida; lontano apparivano le alte vette con una prima spruzzaglia di neve; i prati della campagna, i filari dei platani sui bastioni ingiallivano. I tigli del giardino lasciavano cadere le foglie; ma erano tutti in fiore i tardi arruffati crisantemi, ultima bellezza delle aiuole. Nell’aria era diffuso un odore di foglie morte; le campane d’una chiesa lontana toccheggiavano lente; da tutte le cose veniva il senso di languida mestizia dell’autunno morente; e l’anima di Claudia immalinconiva.

Titolo: La buona sorella
Autrice: Anna Vertua Gentile
Collana: Tallia
Sottocollana: Le riscoperte n°90
Costo ebook: 0,99
Formato: epub, mobi

La maestra di pianoforte

di Carolina Invernizio

La contessa Teana premé colla punta dell’indice sottile, dall’unghia rosea, madreperlacea, il bottoncino dorato del campanello elettrico.

Si presentò subito una giovine cameriera.

-Non è ancora venuta la signorina Loretta?

-No, signora contessa.

– E Sofia?

-È sempre in giardino.

-Va’ a dirle che basta, che io l’attendo.

Mentre la cameriera usciva, la contessa si allungò maggiormente nella sua poltrona, si diede a pensare.

Non faceva male troncando il divertimento innocente della sua bambina?

La salute e lo spirito di Sofia non si sarebbero sviluppati assai più all’aria libera, profumata, in mezzo agli splendori della natura, che nell’ambiente ristretto di un salotto, presso al tavolino od al pianoforte?

Che aveva ella guadagnato con la sua troppa sete di sapere, studiare, riflettere?

Castigo

Un alto e tetro silenzio era nella stanza di Cesare Dias. Egli stava seduto nel seggiolone di cuoio bruno, teneva appoggiati i gomiti sulla grande scrivania di legno scolpito e le due mani gli nascondevano gli occhi e la fronte: si vedean solo i capelli un po’ scomposti e le labbra pallidissime sotto i mustacchi disfatti. Fuori, la triste giornata invernale declinava e tetre si facevano le ombre nell’austera stanza, tetre intorno a quella immobile figura di uomo di cui, nell’alto silenzio, parea non si udisse neanche il respiro. — Eccellenza… — mormorò una voce trepida. Cesare non si mosse: sembrava non avesse inteso. — Eccellenza, perdonate… — ripetette l’esitante e tremula voce. Allora egli, quasi a forza, liberò i suoi occhi e la sua fronte dal velo delle mani e fissò lo sguardo stanco e smarrito sulla cameriera, che lo aveva due volte interrogato. Non avea pianto, Cesare: ma tutto il volto aveva una espressione di stanchezza e di smarrimento. — Come debbo vestirla? — chiese la donna.

Titolo: Castigo
Autore: Matilde Serao

Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN ebook: 9791222430096
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°59
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 7 agosto 2023

Roveto ardente

di Clarice Tartufari

Una rapida, improvvisa folata di vento trasvolò con impeto al dissopra della campagna e tutte le cose, che parevano morte nel tedio di quel pomeriggio autunnale, furono scosse da un brivido lungo, quasi pauroso, mentre il velo fosco delle nubi, violentemente squarciato, si ornava per un attimo di bizzarri fregi luminosi.

Flora, supina presso il tronco contorto di una quercia secolare, rimaneva immobile, con le braccia ripiegate ad arco dietro la testa e con una espressione di godimento intenso diffusa per ogni tratto del volto ancora infantilmente attonito e giulivo.

Perchè aguzzava essa lo sguardo dei profondi occhi cerulei a interrogare il cielo che scendeva sempre più in basso, quasi a toccare la cima degli ulivi, aggruppati a sinistra, verso la collina? Cosa cercava ella al di là delle nubi, che si accavallavano, si sospingevano, si addensavano, si stringevano, si confondevano in mobili montagne sempre più gigantesche, sempre più tetre? Perchè tendeva essa l’orecchio a seguire l’urlo del vento, che, dopo avere scosso i rami degli alberi rabbiosamente, s’insinuava, strisciando furtivo, tra le foglie del canneto?

Quale fantasma attendeva ella che scendesse verso lei dalle nubi o di quale canzone seguiva la eco in mezzo ai sibili del vento?

Flora non attendeva nulla, non ascoltava nulla. A lei bastava di sentirsi vivere.

Il pigiama del moralista

di Amalia Guglielminetti

Il titolo lo lascia supporre abbastanza chiaramente: sarebbe dunque inutile nasconderlo. Il signor Gastone Ferraro, proprietario di tanti titoli di rendita quanti bastano per vivere fingendo di lavorare, onusto di onorificenze e di rispettabilità, moralista ammirato pel suo coraggio puritano e venerato per l’imponenza dei miglioramenti recati al buon costume sociale per mezzo dei suoi comitati e delle sue iniziative, possedeva una caratteristica recondita, ma in compenso molto accentuata. Aveva, cioè, un debole per le donne belle.

Ebe

di Clarice Tartufari

«Ebe! Ebe!»
La fanciulla, riconoscendo la voce aspra e un po’ chioccia della zia Marta, si fermò a sommo della salita di Sant’Onofrio, e accennò con la mano ch’ella entrava nel chiostro.
Al gesto rispose un’altra esclamazione irosa; ma Ebe non vi badò e, mentre il restante della brigatella si avanzava per la viuzza ripidissima, la giovanetta salì rapidamente la gradinata che conduce al chiostro ed entrò nel cortile, muto e deserto in quel pomeriggio dell’ultima domenica di agosto.
Non una voce suonava, non un alito di vento circolava sotto il colonnato quadrangolare, dove la vita pareva sospesa da secoli, come in quei grandi orologi che, dimenticati sulla cima di qualche torre, segnano le stesse ore da tempo immemorabile.
Ivi regnava un raccoglimento così grave e solenne che sarebbe parso di essere in una tomba, se un raggio di sole, che andava obliquamente dall’uno all’altro lato del recinto, non avesse fatto brillare la parete mobilmente diafana de’ suoi pulviscoli d’oro, portando nell’austerità del luogo una nota della gaiezza circostante.
Ebe, diritta, immobile, con la bionda testa immersa nella luce e i grandi occhi azzurri spalancati, restava intenta e sospesa, nella speranza forse che il silenzio le narrasse ignote cose di epoche lontane, o che l’anima dell’infelice poeta, quivi morto da più di tre secoli, avesse serbato per lei sola un canto mai scritto e gelosamente custodito sotto il suggello della tomba.

Le ore inutili

di Amalia Guglielminetti

Una raccolta di novelle che hanno un tema comune, un filo rosso che le unisce.

Discutevano da quasi mezz’ora, il giovine schermendosi con parole vaghe e perplesse, la donna indagando con una ostinazione che diveniva a grado a grado impaziente. Finalmente egli disse:
– Hai ragione. Oggi io sono diverso, oggi io ti devo confessare qualche cosa di abbastanza grave e mi è mancato fino ad ora il coraggio di farlo. Devi darmelo tu questo coraggio, tu che sei una piccola donna forte, capace di affrontare sola la vita e tutte le sue sorde ostilità. Confortami tu, Ottavia, a parlare. Dimmi che sarai indulgente e clemente col tuo povero amico che ha paura, che ha paura di te.

Autore: Amalia Guglielminetti
Titolo: Le ore inutili
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056852
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°45
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 14 marzo 2023

Donnina forte

di Sofia Bisi Albini “Donna Conny”

Miss Jane, perché è la vigilia di Natale siamo obbligati di aver a pranzo delle persone che non posso soffrire?»

Miss Jane sollevò il viso dalla sua piccola Bibbia e sorrise con compiacenza. Capii… che non aveva capito, e mi avvicinai alla finestra. Com’erano appannati i vetri!

«Risparmio di calar la tenda quando arriva la zia, — pensai. — Ella che non vuol vedere quell’orribile vis-a-vis!

A dir la verità, anch’io, — quando il babbo, anni fa, mi condusse a vedere questa nuova casa, — ho detto: «Oh, non è un piacere, babbo, di star alla finestra con quella casupola nera lì di contro!» Ma quando sentii la zia marchesa far la stessa esclamazione, ho pensato: Se lo dice lei, è segno che è un ridicolo pregiudizio aristocratico. Ed io allora fui obbligata di mutar opinione. Figurarsi! la Conny aristocratica! ah! ah! mi fa ridere soltanto a pensarci… Io! lo spauracchio della zia marchesa e della cugina contessa: io che, se vien la Comune, scendo in piazza e divento senz’altro una pétrolieuse !

È la zia che me lo ha detto.

«Ma già, con l’educazione che ha ricevuta non poteva riuscire diversamente. Immaginatevi! — È mia zia che parla così — il suo babbo, perché era sopraintendente scolastico, s’è creduto quasi in dovere di mandare la sua figliola alle scuole pubbliche! Ma non sapete cosa c’è nelle scuole pubbliche? Nientemeno che le figlie dei macellai! dei fornai!… dei fruttaioli!… Bisogna chiuder gli occhi per figurarsela bene questa ragazza, che ha già nel sangue qualcosa di borghese… (mia madre non era nobile) e che è cresciuta nello studio di suo padre, un umanitario per la pelle! bisogna figurarsela, dico, là in mezzo a tutta quella ragazzaglia che parla un dialetto sguaiato, a ricevere la stessa educazione di quelle figliole destinate a star in bottega tutta la vita!

Autore: Sofia Bisi Albini “Donna Conny”
Titolo: Donnina forte
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222056418
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°42
Prezzo: 0,99
Formato: epub e mobi
Pubblicato il 7 marzo 2023

No e poi no!

di Anna Vertua Gentile

Al calare del sole dietro le cime nevose irradiate dal glorioso tramonto, la campana dello stabilimento squillò la sua nota acuta e fessa ad annunciare, per quel giorno, la fine del lavoro.
Da la filanda e dal filatoio, due grandiosi fabbricati che si guardavano da gli opposti scrimoli del burrone, fra di loro congiunti per mezzo di un solido ponticello alto sopra il torrente, le operaie grandi e piccole, a due a due, a quattro, a frotte, alcune imbronciate e taciturne, altre allegre e chiacchierine, parecchie svogliate, dal camminare strascicato e un visibile abbattimento per la persona tutta, uscirono e si incamminarono per a la volta delle loro case; giù al paese di piè del monte, su per i villaggi ed i casolari disseminati per la costa della montagna o acquattati fra le piante della vallata.
Per uscire fuori dello stabilimento, le filandiere dovevano sfilare davanti le finestre degli uffici che davano sul cortile.
A Dora Toldi, seduta nello sguancio della finestra, insieme con il cicaleccio, le risate, il fracasso delle zoccolo su l’acciottolato, giungeva il puzzo tiepido e nauseabondo dell’umido vapore sprigionato dai bozzoli in ebullizione.
Uno ad uno gli impiegati dell’amministrazione se ne andarono. E Dora rimase sola a finir di sbrigare la corrispondenza, aguzzando gli occhi per raccogliere la luce, ormai fosca, del giorno morente.

Titolo: No e poi no!
Autrice: Anna Vertua Gentile
ISBN: 9791222042350
Costo ebook: 0,99
Formato: epub, mobi
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°40
Pubblicato il 21 febbraio 2023

La porta della gioia

di Amalia Guglielminetti

La signora Fernanda Marzi giunse ansante allo studio dell’avvocato Ademari e chiese subito d’essere ricevuta. Fu introdotta in un salottino elegante, riservato agli intimi, e mentre sollevava sulla sua magra faccia sconvolta il lungo velo di stretto lutto, Ademari entrò e le domandò la cagione di tanta premura.
Ella gli afferrò una mano con un gesto nervoso e gli parlò sottovoce fissandolo in fondo agli occhi:
– Mio marito ha trovato le tue lettere che mi scrivesti a Villalta, un anno e mezzo fa, ai primi tempi della nostra relazione. Sono perduta, capisci? Sono perduta. Violento e geloso com’è mi scaccerà di casa.
– Ma quando le ha trovate? Dove?

Autore: Amalia Guglielminetti
Titolo: La porta della gioia
Casa Editrice: Decima Musa Edizioni
ISBN: 9791222042343
Collana: Tallia
Sottocollana: Le Riscoperte n°38
Costo: 0,99
Formato ebook: epub, mobi
Pubblicato il 7 febbraio 2023