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NaNoWriMo che cos'è? Come si partecipa?

Il NaNoWriMo, o più semplicemente NaNo, è una sfida che ogni novembre coinvolge scrittori di tutto il pianeta, desiderosi di cimentarsi con una sfida: scrivere un libro da 50000 parole in 30 giorni.

NaNoWriMo

Se volete partecipare, o anche solo dare un’occhiata, il link è questo NaNoWriMo

Ho preparato per voi dei calendari. Sono diversi e intercambiabili. In uno ho colorato diversamente i giorni: il primo colore corrisponde al primo atto, il secondo al secondo e il terzo… avete capito. Idealmente vi dovrebbe dare un’idea della struttura.

Buon NaNo!

Calendario NaNoWriMo 1

Progressi NaNoWriMo

Software per la scrittura

Esploro in questo podcast alcuni software che aiutano gli scrittori ad organizzare il testo, senza perdersi. Di seguito ci sono i link ai produttori dei software, per provarli, vederli, farsi un’idea.

Scrivener

YWriter

Bibisco

Vellum (solo per Mac)

Ulysses (solo per Mac)


La musica del podcast, come sempre è
“They Say” licenza CC0

Questa è la prima parte del post, la seconda potete trovarla qui.

Come pubblicizzare il vostro libro su instagram

Oggi pubblicizzare un libro diventa un’operazione sempre più variegata, non basta facebook, anche se è indispensabile, non basta Goodreads, anche se è un must… insomma ogni social va sfruttato. Twitter e instagram usano i tag come direttori del traffico.
Devo dire che da quando ho cominciato da usare i tag alle mie foto su instagram, i miei follower sono aumentati tantissimo, non sono solo follower, ma persone che mettono il like alle foto. quindi si tratta di persone che vedono le mie foto e le gradiscono, scelgono di fatto i soggetti che che possono loro piacere.

Quindi come farsi seguire da chi ama i libri? Usando i tag giusti!
Quali sono? Bene vediamone un elenco:

Oltre agli ovvi
#book
#books

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ci sono anche:
#booknerd
#bookstore
#instabook
#instabooks
#booklover
#bookshelf
#bookshelves
#bookish
#bookme
#bookmark
#bookmarks
#bookaddict
#booklovers
#booklove
#bookstagram
#coloringbook
#bookphotography
#bookaholic
#newbook
#favoritebook
#bookclub
#bookblogger
#bookworms
#goodbook
#bookcover
#booktube
#bookquotes
#bookworm

Non si direbbe, ma anche
#bookporn

Non si possono mettere più di un tot tag per ogni commento nella foto, ma scegliendo quelli giusti (#books e #book sono immancabili) si riesce a veicolare il traffico giusto verso il nostro libro. Ovviamente in un altro commento va messo il link al sito di vendita, che sia il nostro sito o uno store on line…

Buone foto e ditemi nei commenti come procedono le cose!

 

Come creare un sito autore

Il sito per uno scrittore è non solo un modo per allenarsi a scrivere o mantenere l’allenamento, ma anche un valido mezzo di auto promozione, nonché di vendita, in alcuni casi.
Esistono molte soluzioni in questo caso, alcune sono gratuite, altre non proprio. Le possibilità dipendono anche dal fatto di essere legati o meno ad una casa editrice. Alcune case editrici, le più grandi, prevedono un mini sito per i loro autori, altre non non offrono queste possibilità.
In ogni caso, cosa serve in un sito?
Fondamentalmente bastano tre pagine.
1) Una pagina in cui vi presentate come autori, inserite il vostro curriculum, in pratica, qualcosa che comunque parli di voi e dei vostri interessi, quello che legge chiunque intenda farvi un’intervista per sapere che domande farvi o chiunque abbia letto un vostro libro e/o voglia sapere qualcosa in più su di voi.
2) Una pagina in cui ci siano le presentazione delle vostre opere con i link all’acquisto. Sinossi, copertina, se qualcuno l’ha recensita potete mettere il link alla recensione, ecc…
Il discorso del link di vendita ci dà due possibilità, link alla pagina delle varie librerie on line (Amazon, Kobo, Ultimabooks, Ibs, Bol…), oppure, se abbiamo la possibilità di vendita diretta sul nostro sito, questa diventa la pagina del nostro shop. Ne parleremo in seguito, in quest’articolo, per ora sappiate comunque che le due possibilità non sono entrambe a costo zero. Cioè, la prima può esserlo, la seconda no.
3) Terza pagina, ma non meno importante, la pagina che permette ai vostri lettori di avere un motivo per tornare spesso a trovarvi.
Cosa mettiamo in questa pagina?
Sicuramente l’annuncio dell’uscita delle vostre opere successive e le indicazioni per trovarvi alle varie presentazioni che farete. Ma non limitatevi solo a questo: è tutta autocelebrazione e interessa quasi solo a voi.
E allora, oltre a questo, cosa metterci?
Dipende dal tipo di opere che intendete pubblicare e dal rapporto che cercate con i vostri lettori. Vi indico alcune possibilità, ben sapendo che sono solo alcune e che a voi ne verranno in mente di migliori e più adatte alle vostre opere.
Avete due copertine che vi piacciono e non sapete quale scegliere? Bene, presentatele entrambe sul sito e chiedete un parere ai lettori. Sentirsi coinvolti nella scelta li aiuterà ad interessarsi a voi e soprattutto aiuterà voi ad avere il polso della situazione.
Alcune frasi del vostro libro possono essere delle belle citazioni che potrebbero essere condivise?
Inseritele in questa pagina, in versione testo se non avete abilità grafiche, in versione grafica se siete riuscite a trovare anche solo un’app che vi permette di farlo semplicemente, sempre che non siate maghi di Photoshop, ovviamente.
Potete anche inserire qui alcune pagine, le prime, del vostro libro, in lettura gratuita, in modo da fornire un “assaggio”.
Potrebbe anche succedere che il vostro libro contenga meno parti di quelle effettivamente pubblicate, avete presente le scene tagliate con cui si fanno gli extra dei DVD/Blueray? Ecco, la stessa cosa, magari avete tagliato una scena perché nell’economia della storia rallentava troppo il ritmo. Si può riciclare per il sito, bisogna solo dire dove si inserisce. I fan ringraziano. Non dobbiamo dimenticare il booktrailer, se l’abbiamo fatto, anche lui troverà posto o in questa pagina o in quella in cui presentiamo le opere per l’acquisto.

Altri spunti possono provenire dalla vostra opera e dal tema che tratta, musica, arte, viaggi…
In ogni caso più spesso aggiornate il vostro sito, più i vostri lettori avranno un motivo per tornare e, in pratica, per seguirvi. Tra l’altro questo diventa fondamentale per l’indicizzazione nei motori di ricerca.

All’atto pratico: creazione del sito
Ci sono molti modi, alcuni più professionali, altri adatti al fai da te.
La mia professione non è fare siti, quindi vi guiderò nel fai da te.
Tutti i siti che faccio: questo, quelli dei miei libri, quello che ho fatto per i miei studenti, quelli dei miei hobby… Sono tutti fatti utilizzando la piattaforma di wordpress. E sono tutti gratis, completamente. Nel senso che non ho speso un centesimo per farli.
Gratuito è l’hosting del sito (infatti sono tutti siti .wordpress.com) gratuiti sono i temi (o skin o layout) in pratica l’immagine che il sito da di sé.
Gratuiti, anzi gratuitamente integrati, sono anche i collegamenti con altri social (facebook, twitter, google+, path, tumbl, linkedin) in pratica, tutto ciò che scrivo sul mio sito, automaticamente viene riproposto anche sugli altri social, senza costi da parte mia (nemmeno di tempo).

Procediamo con ordine.
L’hosting.
Come vi dicevo ho scelto un hosting gratuito di wordpress. Ho creato l’account e poi ho creato il blog, ho scelto il nome, il sottotitolo… Ho scelto se renderlo pubblico o privato. Il mio consiglio è quello di tenerlo privato fino a quando non l’avete creato come volete, poi lo rendete pubblico. Potete fare tutto in un paio d’ore, se avete già tutto pronto e conoscete il sistema, potrebbero volerci dei giorni se avete diverse cose da creare.
Quando scegliete il titolo, wordpress vi informa se il nome da voi scelto per il sito è disponibile anche in versione nomedeldominio.com, potete scegliere di acquistarlo subito, o scegliere di farlo in un altro momento. Esattamente quello che ho fatto poco tempo fa, comperando questo dominio.
Una cosa che trovo utilissima di wordpress è la possibilità di programmare gli articoli, cioè io scrivo ora il mio post, lo sistemo, lo formatto come voglio e decido che sarà on line fra tre giorni alle 10 del mattino. Semplicemente, impostando la data e l’ora di pubblicazione. Perfetto, io a quell’ora sto facendo lezione in qualche aula, senza collegamento a internet, (ma tanto non avrei nemmeno il tempo di accendere il cellulare), e il mio articolo, puntuale più del mio orologio, alle 10 ora del blog (quindi circa a mezzogiorno) è on line. La programmazione serve sia a distribuire la presenza, sia a sfruttare quelle ore perfette in cui il nostro articolo potrebbe ricevere la maggior attenzione da parte dei nostri fan.

Tenete conto che la dashboard è il vostro centro comandi. Tutto passa per la dashboard: gli articoli, le categorie, le pagine, il collegamento con i social, e soprattutto il tema. Ovvero l’aspetto grafico.

Il tema
Ci sono fondamentalmente due diverse categorie di temi: quelli gratuiti e quelli a pagamento. Il tema di questo blog è gratuito, così come lo sono quelli scelti per tutti gli altri miei blog.
I temi a pagamento spesso hanno delle ottimizzazioni che i temi gratuiti non hanno, ma non è detto che vi servano. Valutate con calma e soprattutto ricordate che potrete fare delle modifiche anche in seguito.
Ogni tema ha le sue caratteristiche, inserite dei post di prova in ogni pagina che intendete creare in modo da vedere come si presentano in base al tema che scegliete. Fate le prove per scegliere il tema, dato che il modo in cui lo vedete nella presentazione dei temi non è proprio esattamente come viene a voi… Almeno non subito.
Giusto un accorgimento: perché un’immagine si veda in un tema grafico come quello di questo sito, è necessario che la mettiate come “immagine in evidenza” nel post.

Vendita sul sito o dal sito
La possibilità di carrelli di vendita è legata unicamente alle plugin che sono delle applicazioni (gratuite o meno) disponibili solo se il sito non è in hosting gratuito.
In quel caso, non solo ho la possibilità (pagandola) di mettere un carrello nel mio sito quindi non dando la percentuale alle librerie on line, ma posso anche destinare uno spazio pubblicitario, nella mia pagina o nei miei post, alle varie librerie on line. Con i programmi di affiliazione, mi pagano una percentuale sulle vendite di utenti che arrivano al loro sito attraverso il mio.
Se i vostri occhi stanno assumendo la forma degli euro, fateli pure tornare normali: a meno che non abbiate un gran giro di utenti sul vostro sito, non raggiungerete mai la soglia minima di pagamento prevista dai vari siti. Loro comunque avranno fatto le vendite.
Non è un caso che nei miei siti la vendita sia il collegamento al mio libro con la sua pagina nelle librerie on line…

Sicurezza
Alcuni anni fa la biblioteca vivente era un sito su un sotto dominio di un mio sito, in tutto quel tempo è stato hackerato almeno tre volte e ogni volta ho perso tutto. Centinaia di post andati in fumo. Non lo sapevo, ovviamente, ma esiste una funzione per fare il backup dei dati e dei post. È anche la stessa funzione che vi permette di salvare tutto per trasferirlo su un altro dominio.
È la funzione “esporta” che si trova negli strumenti. Potete scegliere il formato e poi salvarlo in una cartella del vostro computer. La frequenza dipende da voi, da quanto spesso scrivete e aggiornate il sito.
Ovviamente, se avete programmato post da qui fino a Natale prossimo, se esportate, vi mantiene le date, attuali e future. Comodo, no?

Vi metterei i link ai miei siti, e sicuramente in una secondo tempo modificherò il mio post in modo da farlo, ma al momento sia il sito di Tir-na-n-Og che il sito del Filo di Platino, sono in creazione, quindi…

Come usare Goodreads

Ci sono social e social. Non per fare una classifica, ma esistono social destinati ad aree diverse, a interessi diversi. Facebook è certamente il più utilizzato, ma esistono per chi scrive, social più adatti. Sto parlando di

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Goodreads è interamente centrato sui libri. Raccoglie scrittori e lettori. Ci sono gruppi tematici e la possibilità di pubblicare i propri racconti. Per ogni libro che leggo, sono invitata a fare una recensione. Può comprendere il solo numero di stelle ma anche una recensione più articolata, lunga quanto voglio.
Avere un account su Goodreads è conveniente sia dal punto di vista del lettore, dato che per ogni libro posso leggere la recensione fatta da altri e valutarne l’acquisto, sia dal punto di vista dell’autore, dato che potrò aggiornare la mia scheda, inserire citazioni dal mio libro, tenere un contatto con i miei lettori.
Per ogni libro viene creata una scheda, lo può fare chiunque, sia lettori che autori, ma è decisamente meglio che la scheda del libro porti il collegamento con una pagina autore attiva e non creata in maniera automatica dal sistema.

Vediamo come fare.

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Creare un account

Se abbiamo un account Facebook, la cosa più comoda è quella di entrare con l’account FB. Questo crea un collegamento diretto e permette a Goodreads di inserire gli aggiornamenti delle nostre letture sulla nostra pagina. Sappiamo bene che nei momenti di maggiore scrittura non riusciamo ad essere particolarmente presenti sui social, un modo per dire “ci sono ” è anche quello. Aggiornando lo stato delle nostre letture preparatorie alla scrittura, ad esempio.

L’alternativa, se non abbiamo o non vogliamo usare il nostro account FB, è quello di creare un account indipendente.
Il procedimento è molto semplice, sostanzialmente il solito. Nome e cognome, email, password e sua conferma.
Per quanto riguarda la foto, se usiamo l’account di FB, la foto viene caricata in automatico, altrimenti va inserita a parte.

Uso

Innanzitutto va detto che esiste l’app (Android, Apple) che si integra perfettamente con il sito che trovo “normalmente” on line. Aggiorno uno e sono aggiornati tutti.
Sì, va bene, ma cosa aggiorno?
Aggiorno lo stato delle mie letture, mi creo virtualmente la mia biblioteca, posso consigliare libri ad amici, posso recensire quelli che ho letto, posso scrivere e avere il parere altrui, posso partecipare a gruppi di lettura virtuali con altri lettori o posso partecipare a sfide di lettura.

Usando l’app, posso leggere il codice ISBN di un libro che ho in casa e inserirlo nella mia biblioteca virtuale, oppure posso farlo in libreria per vedere se, per caso, io non l’abbia già acquistato.
Il sistema mi dà tre cartelle di libri, che io posso variare o ne posso aggiungere altre. Li chiama scaffali e sono read, cioè letti, to read, cioè da leggere e currently reading, cioè i libri che sto leggendo in questo momento aggiornati alla pagina, o alla percentuale di lettura, attuale (se mi sono preoccupata di aggiornarlo).

Come in ogni altro social ho degli amici, amici di cui vedo gli aggiornamenti delle letture, delle amicizie, delle recensioni. Se ho collegato l’account con facebook, molte amicizie mi vengono suggerite proprio dagli amici di facebook che frequentano già il social, altrimenti, la soluzione migliore è quella di cercare un gruppo oppure di leggere le recensioni di qualche libro che vi piace e chiedere l’amicizia alle persone di cui condividete l’opinione.

Ci sono pochi gruppi in italiano, la maggior parte è in lingua inglese, potete selezionarli per lingua e cercarne uno che incontri il vostro gusto.

Ultimo dato, ma da non trascurare. Alcuni anni fa, Amazon, ha acquistato Goodreads.

Corsi di storytelling

Negli ultimi tempi, sto setacciando la rete alla ricerca di risorse per la scrittura, mi sono imbattuta in ottimi blog, pessimi libri, ottimi libri, blog con ottime risorse, ma in inglese e quindi andrebbero tradotte per essere fruibili… insomma una marea di spunti e fonti che vi presenterò con calma e dovizia di particolari…

Il blog che vi presento per primo è in italiano e presenta un corso gratuito di scrittura. L’autore è uno sceneggiatore che si era ripromesso di scrivere un corso gratuito qualora avesse fatto dei film, quando è arrivato al decimo film ha mantenuto la promessa.

Scrivila ancora, Sam

Ho seguito un corso di storytelling, settimanalmente c’erano delle lezioni e al termine delle lezioni, era previsto un compito creativo.

Le nuove videolezioni uscivano il venerdì, è durato 8 settimane, credo che sia possibile ancora per chiunque iscriversi e seguire le lezioni, anche se il corso è finito da quasi un anno.

Il corso spaziava dallo storytelling letterario, al videogioco/gdr, al mezzo televisivo/ cinematografico. Con le opportune considerazioni e gli opportuni parallelismi, anche una lezione sul mezzo televisivo era utilizzabile per la scrittura creativa e viceversa.

Il sito è:

https://iversity.org/

Quello che non vi ho ancora detto di questo corso è che è tenuto dalla’Università di Potzdam, è gratuito ed è in inglese.

 

 

 

 

Blog utili: in inglese e in italiano

Molto spesso io mi trovo a cercare materiale, lo sapete, ma in realtà non sempre trovo materiale, indicazioni, in italiano…. qui trovate una serie di blog in lingua inglese (e uno in italiano) che mi sono davvero molto, molto utili…

Il primo che vi presento è un sito seminuovo, cioè è un sito nuovo sul qual le autrici stanno trasportando tutto il lavoro fatto su un vecchio sito… molte cose all’oggi sono presentate con l’indicazione “coming soon” perché devono ancora essere traslocate ma sarà completamente attivo per il 21 ottobre, a quanto mi risulta…

http://writershelpingwriters.net/

Questo sito invece è quello in cui mi sono fermata per prima, lo adoro e attendo i due post settimanali con una certa trepidazione (martedì e giovedì). Fantastici, a mio avviso, i Beat Sheet, delle schede di lavoro che aiutano a fissare i punti salienti di una storia. Jami Gold scrive paranormal, ma i suoi post si adattano perfettamente ad ogni tipo di storia, dal paranormal, al romance, al noir…

http://jamigold.com

questo blog invece, l’ho conosciuto perché l’autrice è stata ospitata in un post sul blog di jami Gold.  Anche in questo caso, i suoi post mi sono piaciuti subito e  da un suo post sto ricavando un beat sheet sul genere di storie in cui l’eroe compie un viaggio (stile Lo Hobbit), ovviamente quando la scheda sarà pronta, vi linkerò la scheda e il post di Janice Hardy a cui faccio riferimento.

http://blog.janicehardy.com/

Ogni mattina puntualissimo come un orologio, alle 11 e 2 minuti, mi arriva la mail di questo sito. Io mi sono semplicemente registrata e ogni giorno ho la comodità di poter sapere cosa il sito mi offrirà…

Ho trovato il sito cercando indicazioni per la costruzione di buoni personaggi per un racconto, ho trovato molto di più.

L’autore è molto presente, dialoga con i suoi lettori, coglie i suggerimenti che emergono dalle discussioni e li rielabora in nuovi post… è veramente una fonte preziosa, anche per chi come me si limita a leggere e accantona “quel post” quel giorno, ma sa bene che lo ripescherà in seguito.

Il blog è Penna blu

Per ora mi fermo. Ci saranno altri siti inglesi che vi presenterò prima o poi (e anche molti italiani). Per ora questi sono quelli che seguo…

Risorse per la scrittura-link a risorse gratuite

Nei normali programmi di scrittura il dizionario dei sinonimi e dei contrari è già presente, ma spesso è pratico averne anche uno esterno, anche solo per trovare qualche parola in più. Un dizionario dei sinonimi e dei contrari on line, quindi, è sempre utile.

Il dizionario che vi propongo è contenuto nel sito del Corriere della Sera.

Dal dizionario alla Grammatica il passo è breve… se la vecchia grammatica delle medie o delle superiori, non è più a portata di mano, il web ci viene in soccorso… il sito delle grammatica italiana, con le regole e gli errori più comuni… questo sito riporta anche un dizionario dei sinonimi e dei contrari che riporta anche espressioni e modi di dire… davvero una bella risorsa!

Un dizionario inglese che comprende anche i sinonimi… Eccolo!

L'importanza di essere l'antagonista

Un buon antagonista, rende più apprezzabile il protagonista, diciamocelo, se l’antagonista è una macchietta, il nostro protagonista… scade.  Con lui scade nella farsa tutta la nostra trama. (E anche noi).

Quindi l’antagonista è un personaggio della storia, importante quanto il protagonista, al quale va dedicato tempo, quanto al protagonista.

Le sue motivazioni, muovono la trama, che il lettore lo sappia fin dall’inizio o che lo scopra, con il protagonista, alla fine del libro, le motivazioni dell’antagonista muovono le sue azioni. E le sue azioni, fanno sì che al nostro protagonista accada qualcosa, cioè ciò che lo muove all’azione. Ciò che lo mette nella situazione di partenza. Quello che gli americani chiamano l’Inciting Incident.

Se per il protagonista è stata creata una scheda del personaggio (no, non necessariamente una scheda da GdR) come quella che vi ho proposto in un vecchio post, allora deve essere fatto anche per l’antagonista. Più reale sarà il nostro antagonista, più ci darà spunti per la trama; per renderlo reale bisogna crearlo con cura. Soprattutto quando si tratta di decidere perché fa ciò che fa. Ovviamente la spiegazione “perché è cattivo”, l”abbiamo lasciata alle scuole elementari.

Vuole qualcosa che ha il protagonista? Vuole qualcosa ma il protagonista, magari inconsapevolmente, è sulla sua strada e gli impedisce di averlo? Ha dei trascorsi con il protagonista e lo odia per qualcosa che il protagonista gli ha/avrebbe fatto?

A voi la scelta.

Di utile lettura, giusto per non essere banali nella creazione dell’anti- protagonista, può essere il link che vi propongo, la EvilOverLord List.

Naturalmente non sempre l’antagonista è un umano con delle motivazioni, potrebbe essere il tempo che scorre, il clima, un asteroide…

Avete creato l’antagonista per la vostra storia? Come avete fatto? L’antagonista era umano?

Ancora sui personaggi: Mary Sue

Ragionando sui personaggi (ancora, per l’ennesima volta…) mi trovo a testare i miei personaggi per verificare che non siano delle belle Mary Sue confezionate e pronte…

Innanzitutto cos’è una Mary Sue?

Bene, riassumendo, una Mary Sue è un personaggio stereotipato, che riflette l’autore o quello che l’autore vorrebbe essere, (per una spiegazione più dettagliata vi rimando all’articolo di wikipedia).

Per quanto la prima Mary Sue appaia in una fanfiction satirica negli anni ’70. Lo stereotipo a cui fa riferimento si può già trovare nella letteratura dell’ottocento, soprattutto nella letteratura per ragazzi… Qui un interessante articolo al riguardo, (sì, ok è in inglese…)

Scandagliando la rete ho trovato un link che riporta un test che gli aspiranti autori possono fare al loro personaggio per verificare non si tratti di un MS : Test Mary Sue .(in italiano).

Se non vi è bastato e volete fare un’ulteriore prova, tentate anche questo (è in inglese e si riferisce alle fanfiction, ma funziona ugualmente)

E se, invece è proprio una Mary Sue che vogliamo creare? Magari perché abbiamo bisogno di un personaggio perfetto che poi si riveli tutt’altro?

Ci sono anche dei generatori di personaggi Mary Sue (tutti in inglese, portate pazienza)

dai più fantasiosi in cui basta inserire il nome e il sistema rivela un abbozzo di background feerico-fantasy;

ai più assurdi (ogni Mary Sue lo è, lo so)

ai generatori di nomi per Mary Sue e Marty Stu (la versione al maschile)