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Intervista alla Casa Editrice 13lab

1) Come nasce la casa editrice?

Nel gennaio del 2013, dalla curiosità e la voglia di scoprire e di firmare nel tempo i fatti per renderli indelebili, 13Lab produce e realizza contenuti video e digitali di tipo turistico, pubblicitario, culturale, storico ed antropologico. Intuisce che la nuova frontiera della comunicazione per immagini è il documentario e che se prima il mondo si raccontava solo attraverso la scrittura, oggi, in uno scenario sempre più innovativo, è indispensabile avere anche uno strumento di crescita, di partecipazione e di conoscenza. Alla produzione cinematografica si aggiunge un catalogo con titoli di diversi ambiti disciplinari: narrativa, medicina, sport, e molto altro.

2) Chiederete un contributo ai vostri autori per pubblicare o siete totalmente free?

Pubblichiamo senza chiedere contributo, e questo è chiaramente evidenziato sul sito web – www.13lab.it – alla pagina Partnership. Il nostro intento è quello di dare voce agli autori, e saranno poi i loro libri di qualità a conquistare i lettori. Inoltre in questi giorni stiamo lavorando ad un progetto che vedrà la realizzazione, in autunno,  di un nuovo modo di concepire l’editoria: YOURSELF (sulla scia del self publishing). Altre informazioni verranno divulgate attraverso i nostri social network.

3) Quali sono i vostri punti di forza per emergere in un mercato dove le grosse case editrici riescono a monopolizzare la distribuzione?

Lo slogan di 13Lab è: la casa editrice che promuove la lettura con gli occhi di chi legge. Quando abbiamo cominciato, ci siamo resi conto che essere un editore non vuol dire solo stampa e distribuzione. In Italia purtroppo si legge poco, ed è importante partire dalla “comunicazione e divulgazione della lettura” per far arrivare al pubblico la passione per i libri. Quello che cerchiamo di fare attraverso i nostri social network, argomentando il mondo dei libri.

4) Libri cartacei o ebook, su cosa puntate principalmente?

Entrambi, vogliamo soddisfare la richiesta di un pubblico sempre più attento ed esigente. Gli ebook sicuramente rappresentano l’evoluzione nell’era digitale ma molti lettori sono ancora legati al cartaceo e al piacere di sfogliare le pagine e di annusare il profumo della carta.

5) Per il cartaceo avete già qualche distributore o librerie di fiducia?

13Lab è casa editrice e società di distribuzione. Seguiamo un libro da quando è ancora una bozza al momento in cui arriva al lettore.

6) Quali sono i generi su cui puntate? Quali i generi che non pubblicare proprio?

Non abbiamo generi preferiti o meno, pubblichiamo il libro che ci conquista.

7) Cosa cercate nei romanzi da pubblicare?

Difficile spiegarlo con le parole, è una questione di sensazioni più che di testa. A noi piace vivere il contenuto di un libro, immedesimarci nei personaggi, ci piace il modo in cui l’autore riesce ad indirizzare la nostra fantasia, le emozioni provocate dalle parole, la suggestione delle ambientazioni, tutto quello che poi conquisterà i lettori.

8) Avete delle limitazioni di lunghezza oppure no?

No.

9) Quanti manoscritti ricevete di media al giorno e al mese? Quanti di questi superano gli step e arrivano alla pubblicazione?

Al giorno 15/20 manoscritti, al mese 400 circa. Di questi 400, 100 arrivano alla pubblicazione.

10) Investite molto nella promozione dei vostri libri?

La promozione è indispensabile per la valorizzazione dei libri e se vogliamo anche degli autori, perche’ abbiano sempre l’entusiasmo di scrivere.

11) Risponderete sia in caso positivo che negativo ai vostri autori?

Certo, la nostra filosofia di vita deve combaciare con quella degli autori. E solo in questo modo che si raggiunge l’obiettivo prefissato.

12) A quanto ammontano i tempi di attesa per la valutazione?

All’incirca una settimana.

13) A chi devono essere inviati i manoscritti?

All’indirizzo mail info@13lab.it per essere valutati dalla redazione.

14) Quali caratteristiche devono avere?

Chiediamo di inviarci una sinossi di 1200 battute e il curriculum vitae.

15) Trattate anche Autori esordienti?

Noi diamo valore ai libri, e allo stesso tempo vogliamo far crescere gli scrittori emergenti perché il loro successo sarà il nostro.

16) Come possiamo vedere il vostro catalogo?

Attraverso il sito web: www.13lab.it e le pagine dei social network: facebook, 13Lab e Twitter @13Lab_

E’ possibile contattare la casa editrice sia attraverso la pagina FB, che attraverso il profilo twitter; inoltre è possibile contattare gli editori anche attraverso i loro profili facebook personali Giusy Esposito Palmieri e Luca Saulino.

Risorse per la scrittura-link a risorse gratuite

Nei normali programmi di scrittura il dizionario dei sinonimi e dei contrari è già presente, ma spesso è pratico averne anche uno esterno, anche solo per trovare qualche parola in più. Un dizionario dei sinonimi e dei contrari on line, quindi, è sempre utile.

Il dizionario che vi propongo è contenuto nel sito del Corriere della Sera.

Dal dizionario alla Grammatica il passo è breve… se la vecchia grammatica delle medie o delle superiori, non è più a portata di mano, il web ci viene in soccorso… il sito delle grammatica italiana, con le regole e gli errori più comuni… questo sito riporta anche un dizionario dei sinonimi e dei contrari che riporta anche espressioni e modi di dire… davvero una bella risorsa!

Un dizionario inglese che comprende anche i sinonimi… Eccolo!

L'importanza di essere l'antagonista

Un buon antagonista, rende più apprezzabile il protagonista, diciamocelo, se l’antagonista è una macchietta, il nostro protagonista… scade.  Con lui scade nella farsa tutta la nostra trama. (E anche noi).

Quindi l’antagonista è un personaggio della storia, importante quanto il protagonista, al quale va dedicato tempo, quanto al protagonista.

Le sue motivazioni, muovono la trama, che il lettore lo sappia fin dall’inizio o che lo scopra, con il protagonista, alla fine del libro, le motivazioni dell’antagonista muovono le sue azioni. E le sue azioni, fanno sì che al nostro protagonista accada qualcosa, cioè ciò che lo muove all’azione. Ciò che lo mette nella situazione di partenza. Quello che gli americani chiamano l’Inciting Incident.

Se per il protagonista è stata creata una scheda del personaggio (no, non necessariamente una scheda da GdR) come quella che vi ho proposto in un vecchio post, allora deve essere fatto anche per l’antagonista. Più reale sarà il nostro antagonista, più ci darà spunti per la trama; per renderlo reale bisogna crearlo con cura. Soprattutto quando si tratta di decidere perché fa ciò che fa. Ovviamente la spiegazione “perché è cattivo”, l”abbiamo lasciata alle scuole elementari.

Vuole qualcosa che ha il protagonista? Vuole qualcosa ma il protagonista, magari inconsapevolmente, è sulla sua strada e gli impedisce di averlo? Ha dei trascorsi con il protagonista e lo odia per qualcosa che il protagonista gli ha/avrebbe fatto?

A voi la scelta.

Di utile lettura, giusto per non essere banali nella creazione dell’anti- protagonista, può essere il link che vi propongo, la EvilOverLord List.

Naturalmente non sempre l’antagonista è un umano con delle motivazioni, potrebbe essere il tempo che scorre, il clima, un asteroide…

Avete creato l’antagonista per la vostra storia? Come avete fatto? L’antagonista era umano?

Spunti di storie #2

Il mese scorso vi avevo dato uno spunto per la creazione di una storia. Ecco la seconda. Romanzo o racconto, sta a voi, come sempre. Anche il target di riferimento, è a vostro piacimento, così come il punto di vista, le motivazioni e tutto il resto…

La storia inizia con il/la protagonista che sta facendo l’autostop. Un altro personaggio, un farmacista che è stato costretto a commettere un crimine, dà un passaggio al nostro/a protagonista. Il tema del racconto è sopravvivenza.

Buon lavoro e come sempre se utilizzate lo spunto per la creazione di una storia nel vostro blog o in un altro contesto, mettete il link fra i commenti, così possiamo leggerlo..

Ah… ecco il prossimo non sarà un thriller…

Intervista a … La Lepre Edizioni

1 – Come nasce la Casa Editrice?
La Lepre Edizioni è stata fondata a Roma nel 2007 dai fratelli Alessandro e Sabina Orlandi; ai due fondatori si è aggiunta nel 2011 come socia Silvia Cantarini. Il nome è stato scelto perché la Lepre è sia una costellazione che un animale mercuriale, e inoltre perché Lepredizioni è un gioco di parole che rimanda all’obiettivo della casa editrice: cercare strumenti per immaginare il futuro che si prepara. Non a caso il nostro motto è Praecurrit Fatum. La linea editoriale privilegia insomma testi che propongono visioni inedite della storia e del futuro, offrendo al lettore chiavi per interpretare il presente in modo critico.

2 – Chiederete un contributo ai vostri autori per pubblicare o siete totalmente free?
Siamo totalmente free e distanti anni luce da tutto ciò che è editoria a pagamento: scegliamo i libri che ci piacciono in piena libertà.

3 – Quali sono i vostri punti di forza per emergere in un mercato dove le grosse case editrici riescono a monopolizzare la distribuzione?
Se di punti di forza si può parlare, possiamo senz’altro identificarli con le caratteristiche dei libri: interessanti, ben scritti, mai banali e possibilmente belli, anche dal punto di vista grafico oltre che della scrittura…

4 – Libri cartacei o ebook, su cosa puntate principalmente?
Puntiamo principalmente sul cartaceo, ma circa la metà dei titoli che abbiamo finora pubblicati è disponibile anche in formato digitale su Book Republic e Amazon.

5 –  Per il cartaceo avete già qualche distributore o librerie di fiducia?
Il nostro distributore nazionale è CDA; possiamo contare sul prezioso apporto di librerie che ci seguono e ci apprezzano, ospitando periodicamente le nostre presentazioni. I nostri “amici librai” sono un po’ in tutta Italia e sono forse, insieme ai lettori affezionati, i nostri migliori alleati.
6 – Quali sono i generi su cui puntate? Quali invece i generi che non pubblicate proprio?
Le otto collane nascono da una ricerca che spazia a tutto campo tra narrativa, saggistica, divulgazione letteraria e scientifica, storia delle religioni, umorismo, psicologia, fantasy. Siamo insomma una casa editrice abbastanza “generalista”; però, almeno al momento, non pubblichiamo poesia e manualistica.
Tornando al nostro catalogo, con i nostri libri cerchiamo modi originali di trarre linfa dalle radici della nostra civiltà (da citare a questo proposito le nuove traduzioni con commento di Iliade e Odissea, il romanzo La pazzia di Dio sul passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale, o le biografie di scienziati, personaggi e filosofi illustri del passato come Galileo, Keplero, Newton, Ipazia, l’imperatore Giuliano, Casanova, Pitagora, Kircher). La critica anche corrosiva e provocatoria ai luoghi comuni di cui ci nutrono giornali, televisione ed editoria-spazzatura è stata invece affidata a titoli quali Come difendersi dai Media, Scappa scappa Galantuomo, Il dizionario dello snobismo, Strafalciopoli, Volevo essere Moccia, Alice nel paese degli psicanalisti, Inconscio ladro. Abbiamo inoltre cercato di divulgare gli aspetti meno noti della tradizione spirituale occidentale e orientale con Il matrimonio interiore in Oriente e Occidente, Il libro delle meraviglie dell’abate Tritemio, Larlun, L’artificio supremo, La bugia dell’alchimista (una biografia romanzata di Massimiliano Palombara), Eckart Tolle e Sri Aurobindo – Due punti di vista sull’illuminazione, Pratica dell’immaginazione attiva, etc. Alcuni saggi da noi pubblicati tentano poi di indicare una via di uscita dalle difficoltà nelle quali si dibatte l’Occidente: Come risanare il pianeta, Il prezzo di un sogno, Capitalismo e pulsione di morte.

7 – Cosa cercate nei romanzi da pubblicare?
Innanzitutto la sostanza letteraria e concettuale, l’originalità, la “visione” di un contesto o di un tema.

8 – Avrete delle limitazioni di lunghezza oppure no?
Nel caso dei nostri libri la lunghezza va dalle 1.216 pagine dell’Iliade tradotta da Dora Marinari e commentata da Giulia Capo, alle 60 pagine di Il corteo di Dioniso di Vincenzo Consolo. Insomma, la lunghezza dipende dal testo. Dal suo respiro e dalle sue esigenze.

9 – Quanti manoscritti ricevete di media al giorno e al mese? Quanti di questi superano gli step e arrivano alla pubblicazione?
Riceviamo in media una dozzina di manoscritti al mese, quindi dal 2007 ne sono arrivati un migliaio; la percentuale che è arrivata alla pubblicazione è esigua, diciamo l’1%, anche perché parte dei titoli sono stat scelti attraverso altre fonti, ad esempio l’acquisto di diritti per traduzione di opere straniere (è il caso ad esempio delle opere di Jean-Pierre Luminet, Aamer Hussein, Elena Poniatowska, Raymond Federman, Philippe Jullian).

10 – Investite molto nella promozione dei vostri libri?
Considerando la nostra realtà di piccola casa editrice indipendente, si può dire che investiamo davvero tutto il possibile nella promozione, dall’attività di ufficio stampa alla presenza in fiere nazionali. Molto raramente riusciamo ad acquistare spazi pubblicitari su quotidiani e periodici culturali, ma chissà, le cose potrebbero un giorno cambiare…

11 – Rispondete sia in caso positivo che negativo agli autori?
Cerchiamo sempre di rispondere, tanto che più volte abbiamo ricevuto ringraziamenti per i nostri consigli e valutazioni da autori che hanno poi pubblicato con altri editori. Ciò vale soprattutto per i manoscritti arrivati nel 2013 e nei primi mesi del 2014: il nostro piano editoriale è già chiuso, circoscritto a pochi titoli già opzionati da tempo. Fino al 2015 non potremo prendere in considerazione altri titoli e tra l’altro molti manoscritti non si rivelano consoni alla nostra linea editoriale; tentiamo quindi, nei limiti delle nostre possibilità, di suggerire agli autori altre strade e possibilità.

12 – A quanto ammontano i tempi di attesa per la valutazione?
Tutti i manoscritti vengono valutati personalmente dall’editore Alessandro Orlandi; per questo il tempo di attesa va da almeno sei mesi fino a un anno.

13 – A chi devono essere inviati i manoscritti?
I manoscritti completi, accompagnati da una sinossi del testo e da una presentazione essenziale dell’autore, si possono inviare via posta a: La Lepre Edizioni – via delle Fornaci 425, 00165 Roma. Se si vuole, si può far precedere l’invio da una mail indirizzata a : info@edizionilalepre.com . Con l’avvertenza che, come già detto, fino al 2015 il nostro piano editoriale resterà chiuso: dobbiamo concentrare forze e risorse, anche e soprattutto economiche, su pochi titoli già in cantiere.

14 – Quali caratteristiche devono avere? (è necessario inviare prima una sinossi e i primi due capitoli, si invia via mail….)
Ogni manoscritto fa storia a sé; si può anche inviare una sinossi con un estratto del testo via mail al già citato indirizzo info@edizionilalepre.com , per avere da subito riscontro sull’opportunità o meno di inviare anche il manoscritto cartaceo.

15 – Trattate anche Autori esordienti?
Sì.

16 – Come possiamo vedere il vostro catalogo? 
Il nostro catalogo, corredato da rassegna stampa completa per ogni titolo, è interamente consultabile sul sito web www.lalepreedizioni.com; dal sito si può accedere anche al web shop www.lalepreedizioni.net ; inoltre abbiamo una pagina Facebook e un account Twitter, sui quali vengono pubblicati aggiornamenti in tempo reale su recensioni, presentazioni, eventi organizzati da La Lepre Edizioni.

Ancora sui personaggi: Mary Sue

Ragionando sui personaggi (ancora, per l’ennesima volta…) mi trovo a testare i miei personaggi per verificare che non siano delle belle Mary Sue confezionate e pronte…

Innanzitutto cos’è una Mary Sue?

Bene, riassumendo, una Mary Sue è un personaggio stereotipato, che riflette l’autore o quello che l’autore vorrebbe essere, (per una spiegazione più dettagliata vi rimando all’articolo di wikipedia).

Per quanto la prima Mary Sue appaia in una fanfiction satirica negli anni ’70. Lo stereotipo a cui fa riferimento si può già trovare nella letteratura dell’ottocento, soprattutto nella letteratura per ragazzi… Qui un interessante articolo al riguardo, (sì, ok è in inglese…)

Scandagliando la rete ho trovato un link che riporta un test che gli aspiranti autori possono fare al loro personaggio per verificare non si tratti di un MS : Test Mary Sue .(in italiano).

Se non vi è bastato e volete fare un’ulteriore prova, tentate anche questo (è in inglese e si riferisce alle fanfiction, ma funziona ugualmente)

E se, invece è proprio una Mary Sue che vogliamo creare? Magari perché abbiamo bisogno di un personaggio perfetto che poi si riveli tutt’altro?

Ci sono anche dei generatori di personaggi Mary Sue (tutti in inglese, portate pazienza)

dai più fantasiosi in cui basta inserire il nome e il sistema rivela un abbozzo di background feerico-fantasy;

ai più assurdi (ogni Mary Sue lo è, lo so)

ai generatori di nomi per Mary Sue e Marty Stu (la versione al maschile)

NaNoWriMo

In questi giorni, cioè in realtà già da un mese, nell’America che scrive c’è tantissimo fermento per questo evento che si ripete ogni anno. Il mese di novembre viene interamente dedicato alla scrittura. Un mega concorsone in cui partecipano tutti, scrivendo una “novella” per dirla con le loro parole. Il termine non deve trarre in inganno: “novella” in inglese indica i romanzi brevi, 50000 parole. Tutte scritte in un mese. Dal 1 novembre al 30.
Non si possono inserire in concorso opere già scritte e pubblicate passo passo. Si deve per forza iniziare a scrivere dal primo giorno. Cosa si può preparare in anticipo?
I personaggi, le ambientazioni, la storia e la trama. In effetti con questi capisaldi già pronti è possibile… Certo non per me che ho scritto 20000 parole in un anno.
Giusto per dare un riferimento di lunghezza secondo i nostri parametri, 50000 parole corrispondono a circa 300000 battute spazi compresi, come vi avevo già spiegato nel post di un mese fa.
Alla fine dell’articolo vi segnalo il link per leggere il regolamento del concorso, magari qualcuno di voi intende partecipare. Possono partecipare opere scritte in ogni lingua, quindi non siamo obbligati a scrivere in inglese. Negli anni scorsi ci sono stati degli italiani che hanno partecipato, potete vedere i loro nomi e il titolo delle loro opere nel sito del concorso.
Necessariamente un’opera che partecipa al concorso è una prima stesura. La questione è quella di creare una buona prima stesura. Creare non solo i personaggi prima, ma anche tutta la storia e il suo setting permette, o dovrebbe permettere, di occuparsi solo della scrittura fisica della storia.

Chiunque arrivi a concludere le 50.000 parole ha “vinto”. Non c’è in premio la pubblicazione o un cesto di frutta, solo la possibilità di dire “io ce l’ho fatta!”

Ecco il link: NaNoWriMo

Intervista a… Foschi Editore

1.       Come nasce la Casa Editrice?
La casa editrice nasce nei primi anni 2000 per cercare di valorizzare autori esordienti e seguirli professionalmente.
2.      Chiederete un contributo ai vostri autori per pubblicare o siete totalmente free?
Siamo una Casa Editrice totalmente free.
3.      Quali sono i vostri punti di forza per emergere in un mercato dove le grosse case editrici riescono a monopolizzare la distribuzione?
Oggi è molto difficile e già i propositi iniziali sono cambiati lasciando spazio alla saggistica divulgativa. è molto difficile vendere narrativa di autori non conosciuti in un mercato saturo e con oggettive difficoltà economiche.
4.      Libri cartacei o ebook, su cosa puntate principalmente?
Pubblichiamo cartacei.
5.      Per il cartaceo avete già qualche distributore o librerie di fiducia?
Siamo da sempre distribuiti dal consorzio egaf. il consorzio è composto da 11 distributori capillarmente inseriti in tutte le regioni d’Italia. grazie a loro possiamo essere presenti in tutte le librerie e poter dare un servizio di rifornimento estremamente rapido.
6.      Quali sono i generi su cui puntate? Quali invece i generi che non pubblicare proprio?
Pubblichiamo saggistica, narrativa (sempre meno) senza distinzione di genere. non pubblichiamo le poesie;
7.      Cosa cercate nei romanzi da pubblicare?
Ricerchiamo soprattutto contenuto e scrittura anche se è vero che in questo periodo valutiamo pochissimi libri;
8.     Avrete delle limitazioni di lunghezza oppure no?
Non abbiamo particolari limitazioni sulla lunghezza,  anche se i libri lunghi devono essere molto “forti”;
9.       Quanti manoscritti ricevete di media al giorno e al mese? Quanti di questi superano gli step e arrivano alla pubblicazione? riceviamo diverse e-mail o pacchi postali al giorno e non riusciamo a rispondere. pochissimi superano i vari step, meno dell’1%;
10.  Investite molto nella promozione dei vostri libri?
Purtroppo non è possibile farlo perché un autore esordiente non vende ed è già un investimento rilevante pubblicarlo. bisogna considerare che una casa editrice professionale, oltre alla stampa del libro, investe anche in editor, correttore di bozze, grafico, distribuzione etc..
11.   Risponderete sia in caso positivo che negativo agli autori?
No, solo in caso positivo. non possiamo permetterci di rispondere a tutti, tanto meno leggere tutti i libri;
12.  A quanto ammontano i tempi di attesa per la valutazione?
Se decidiamo di pubblicare un libro rispondiamo entro i 6 mesi.
13.  A chi devono essere inviati i manoscritti?
Nel nostro sito indirizziamo l’invio dei manoscritti a un concorso letterario che patrociniamo e il premio per il vincitore è la pubblicazione, ovviamente free.
14.  Quali caratteristiche devono avere?(è necessario inviare prima una sinossi e i primi due capitoli, si invia via mail….)
Nel caso di invio meglio una mail con una breve sinossi e descrizione dei punti di forza del libro e dell’autore.
15.   Trattate anche Autori esordienti?
 Sì, seppure con risultati a volte “imbarazzanti” per le vendite. Però capitano anche delle perle a esempio “la valle dell’orco di Umberto Matino che è un best-seller da anni. abbiamo anche pubblicato autori che hanno avuto la possibilità di presentarsi e pubblicare con case editrici di livello più “performante”.
16.  Come possiamo vedere il vostro catalogo? 
Il nostro catalogo e visibile sul sito www.foschieditore.com e abbiamo anche la pagina facebook.

Personaggi: come evitare che siano macchiette stereotipate

Premesso che ciò che vi presenterò non intende essere esaustivo, ma almeno un po’ completo, sì… probabilmente nel corso del tempo questo file verrà rivisto e corretto con aggiunte, magari anche vostre, quindi ogni tanto riscaricatelo e sostituitelo con quello vecchio…

Vi presenterò un file PDF, un lungo elenco di domande che aiutano a creare il personaggio.

Eccolo: Domande di creazione del personaggio

bene, in realtà è il file che ho fatto per me, che metto a disposizione di chi sia interessato ad avere una guida per creare un personaggio.

Ho letto, cercato su libri (sì uno l’ho anche acquistato e ve lo sconsiglio) qualcosa che mia aiutasse a creare un personaggio che non fosse una mia fotocopia venuta meglio. Alla fine i vari esperti del settore concordavano su alcuni punti:

  1. creare un personaggio che avesse veri difetti, cioè che non fosse il genere con il “più” davanti: il più bello, il più intelligente, quello che con una graffetta ti fa partire un aereo militare… insomma quello che in gergo si chiama una Mary Sue.
  2. creare un personaggio che avesse interessi e scopi nella vita, che magari sono anche quelli che ci permettono di dare una spinta alla trama
  3. creare un personaggio che vivesse un conflitto: se non esterno, almeno interiore.

In ogni caso il personaggio va ben conosciuto, va creato bene, fin nei minimi dettagli. Soprattutto se è il protagonista. O l’antagonista.

Alcune settimane fa, cercando libri mi sono imbattuta (su Amazon, formato Kindle) in un testo che sembrava fatto apposta per me. Proponeva 123 domande per creare il personaggio. Acquistato al volo €0,97. Un affare. O almeno così credevo… Cioè, le domande mi sono servite in effetti, quello che vi ripropongo (gratis) sono quelle 123 domande+ qualche altra… Solo che il libro era una traduzione fatta male (traduttore automatico non rivisto) di una serie di domande in inglese. In alcuni casi per capire la domanda ho dovuto tradurre letteralmente, parola per parola, il testo in inglese e ritradurlo in maniera corretta. Colpa mia che non ho scaricato l’estratto…

Sull’argomento scrittura, c’è molto in America, quindi molto materiale è disponibile in lingua inglese, soprattutto per quanto riguarda la struttura di una storia, nelle prossime settimane, vi presenterò anche dei blog anglofoni.

Molte mie riflessioni, più o meno, approfondite a seconda del momento, provengono o da letture incrociate o da post di altri autori, qualora capitasse di riferirmi in particolare al post di un autore, troverete il link al post originale.

Come create i vostri personaggi? Usate domande simili? Li disegnate io ne create un’immagine? Avete domande da aggiungere alla lista?

Name generator

Nome: Name generator

Sistema:  Android, 
Costo:  gratis

 

I generatori di nomi sono sempre utili, soprattutto quando la propria opera ha un respiro internazionale.

Sembra ovvio, ma i nomi vanno sempre controllati, soprattutto se non si conosce la lingua. Uso principalmente questo generatore, fra intanto che ho sul cellulare e mi sono accorta di alcuni nomi e cognomi che in italiano non sono corretti, per ora non ho trovato nomi errati nelle altre lingue, ma ho verificato solo francese e tedesco.
Questo programma consente la scelta di nomi nelle seguenti varianti linguistiche:
austriaca, brasiliana, canadese, cinese, danese, finnico, francese, gambese, giapponese, greco (sia antico che moderno), indiano, inglese, iraniano, irlandese, islandese, israeliano, italiano, koreano, messicano, norvegese, olandese, polacco, romano (antico), russo, scozzese, spagnolo, svedese, tedesco, turco e vietnamita.

 

Valutazione: utile