La morte non è cosa per ragazzine

di Alan Bradley La morte non è cosa per ragazzine
Rupert Porson e la compagna Nialla burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette, si fermano per qualche giorno a Bishop’s Lacey. Ma che ci fanno i due in quell’angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta? A Flavia basta un’ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune.

A Bishop’s Lacey, il paesino addormentato dove dimora l’undicenne Flavia de Luce, qualche scompiglio e un po’ di bizzarria sono portati da una strana coppia. Sono Rupert Porson e la compagna Nialla: un guitto che recita spesso quando parla e una maliarda dai capelli rossi, burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette. Ma che ci fanno i due in quell’angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta? Davvero sono lì solo per recitare Il fagiolo magico in parrocchia? A Flavia basta un’ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune. E infatti è la chimica a offrirle il primo spunto per le sue scoperte indiscrete e curiose. Fuggendo ad ogni momento dal maniero semirovinato, dove il suo tempo trascorre tra il laboratorio, un litigio con le sorelle e un tè con il padre, incontra strane persone: una matta che gira per il bosco e sembra conoscere segreti, un tedesco ex prigioniero di guerra bello come un dio; orecchia di nascosto sospette conversazioni; apprende dal dolore insano di una madre la storia di un bambino morto impiccato. Fino a che si trova ad essere spettatrice di un’altra, clamorosa, morte, carica di un sinistro simbolismo, continuazione forse di un più antico enigma.
«È normale a 11 anni essere inaffidabile », ma stavolta Flavia rischia grosso.

I romanzi della serie di Flavia de Luce sono thriller raccontati da una bambina detective, dentro l’atmosfera da tipico giallo all’inglese. L’effetto è quel misto di brivido, gioco, ironia surreale, macabro e sorpresa che può sentire una bambina davanti al delitto avventuroso immaginato a partire da una giornata qualunque. Sapremo mai se Flavia riferisce o inventa?
Titolo: La morte non è cosa per ragazzine
Autore: Alan Bradley
Traduzione dall’inglese: Stefania Bertola
Titolo originale: The weed that strings the hangman’s bag
Editore: Sellerio
N° pagine: 416
Genere: romanzo
Costo cartaceo: 15,00
Costo ebook: 9,99
EAN: 9788838936135

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