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In fuga

di Kevin Hearne

Atticus O’Sullivan, l’ultimo dei druidi, risponde ‘ventuno’ quando gli chiedono l’età, ma non sono anni, sono secoli. A Tempe, in Arizona, nessuno ha motivo di approfondire: tutti credono al giovanotto irlandese con il braccio tatuato che gestisce tranquillamente la sua libreria dell’occulto. Nessuno sospetta che sia una copertura per un fuggitivo che ha rubato la leggendaria Fragarach, la spada in grado di trapassare qualunque armatura, a un dio celtico che non l’ha presa per niente bene e che gli dà la caccia, sempre più irritato e vendicativo ogni secolo che passa. Ma non si può rimanere nascosti a lungo nell’era di internet, e la divinità furiosa sta per piombare su di lui. Atticus avrà bisogno di tutti i suoi poteri e dell’aiuto della sua eterogenea schiera di amici: dalla seducente dea della morte al premuroso levriero irlandese con cui ha un dialogo costante, fino alla consulenza di uno studio legale di licantropi e vampiri islandesi, sbarcati in America ai tempi di Eric il Rosso…

 

La mitologia celtica non è mai stata così a suo agio in Arizona, con un eroe geniale, audace e irriverente come Atticus.

Argento Vivo

di Marco Malvaldi

Lucente, malleabile, prezioso, brillante: è proprio come l’argento il nuovo romanzo di Malvaldi, sorprendente per invenzione, arguzia, ironia. La vicenda ruota attorno a un doppio furto, quello di una Peugeot 206 color argento e quella di un computer portatile del medesimo colore. E di una doppia coppia – Paola e Giacomo e Letizia e Leonardo – le cui vicende si aggrovigliano e si sciolgono a corrente alternata.

C’è una rapina nella casa di uno scrittore molto noto; col bottino, sparisce il computer in cui è salvato il suo ultimo romanzo non ancora consegnato alla casa editrice e incautamente non conservato in altro modo. Da questo momento il file comincia a scivolare come argento vivo sul piano accidentato della sua avventura, e si insinua, imprendibile e vivificante come il metallo liquido degli alchimisti, nel tran tran quotidiano dei tanti e diversi protagonisti. Ognuno dei quali sarebbe per sorte lontanissimo dagli altri, ma si trova coinvolto occasionalmente a causa della deviazione che quel manoscritto ha impresso nella sua esistenza. Il grande scrittore e la moglie; il giovane ingegnere a tempo determinato che lotta con la vita insieme alla affannata compagna; la bella agente di polizia, che conduce l’indagine in competizione con il laido superiore; la banda dei balordi; il tecnico appena disoccupato che c’è capitato per caso; il vecchio editore e la giovane editor. Questa varietà di personaggi, con i loro pezzi di vita, l’autore muove intorno alle eventualità aperte dallo svolgersi dell’inchiesta di polizia, su cui a loro volta gli individui incidono inconsapevoli con le scelte che fanno, creando una commedia degli incroci della vita.

Al consueto umorismo fondato sull’equivoco della situazione e sull’effetto sorprendente di un dialogo surreale e ovvio insieme, Malvaldi innesta in questa commedia poliziesca un altro tipo di indagine: una investigazione ambientata in quella zona misteriosa in cui avviene l’incontro tra il caso, la libertà di agire, e il corso necessario delle cose.

Sopravvissuta ad Auschwitz

di Eva Schloss

L’incredibile testimonianza della sorella di Anne Frank

Una storia che inizia dove drammaticamente il Diario di Anne Frank finisce

Nel giorno del suo quindicesimo compleanno, Eva viene arrestata dai nazisti ad Amsterdam e deportata ad Auschwitz. La sua sopravvivenza dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della madre Fritzi, che lotterà con tutte le sue forze per salvare la figlia.

Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall’Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello. Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne scopriranno tragicamente a mesi di distanza. Ad Amsterdam, però, Eva aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri con cui era solita giocare: Anne Frank. I loro destini – seppur diversissimi – sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel 1953 Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne. La testimonianza di Eva (scritta in collaborazione con Karen Bartlett) è dunque doppiamente sbalorditiva: per la sua esperienza personale di sopravvissuta all’Olocausto e per lo straordinario intreccio del destino, che l’ha unita indissolubilmente a quella ragazzina conosciuta molti anni prima.

 

In vetta alle classifiche in Inghilterra

Una drammatica testimonianza

Una storia vera che deve sopravvivere

 

Anne Frank morì a Bergen-Belsen nel 1945 e attraverso il suo diario è diventata un simbolo mondiale dell’Olocausto.

Anche Eva ha vissuto gli indicibili orrori del campo di concentramento ed è sopravvissuta.

Solo dopo molti anni è riuscita a raccontare la sua storia.

Una carrozza per Winchester

di Giovanna Zucca

In occasione del bicentenario della pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio, l’autrice di Mani calde dedica il suo nuovo romanzo agli ultimi anni di vita di Jane Austen e alla malattia che l’ha colpita, nota come Morbo di Addison. In queste settimane Jane Austen verrà celebrata in tutto il mondo con numerose iniziative e manifestazioni – dal Festival di Bath a quello di Riccione -, con la ripubblicazioni dei suoi romanzi e con trasposizioni televisive e cinematografiche, testimonianza di una passione senza tempo per lei e per i suoi romanzi.

 

1817. Jane Austen, affetta da un’oscura malattia, trascorre le sue giornate nella casa di Winchester nel disperato tentativo di concludere il suo ultimo romanzo. La sua vicina di casa, la giovane Angelica Winnicott, scrive a Londra all’amica Jane Mary perché convinca suo padre, il famoso dottor Addison, a intervenire in favore della nota e amatissima autrice. Sir Addison accetta di recarsi a Winchester dove si prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di lei, Cassandra e Henry. Con l’aiuto del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla. Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un’amicizia, poi l’amore e insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath. La morte di Jane, tuttavia, metterà fine a tutto portando alla disperazione il dottore. Conosciamo Jane Austen come un personaggio fuori dagli schemi, arguto e brillante, ma in questo racconto romanzato dei suoi ultimi mesi di vita, accanto a questi aspetti, ne emergono altri: la fragilità, la sofferenza e un certo disincanto, oltre alla smisurata passione per la scrittura, lontana da ogni vanità.

 

Giovanna Zucca vive a lavora a Treviso come strumentista e aiuto anestesista in sala operatoria. Ha brillantemente esordito nel 2010 con il romanzo Mani calde, una storia d’ambientazione ospedaliera che ha vinto il Premio Reghium Julii Opera Prima 2012. Laureata in filosofia, tiene diversi seminari presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia collaborando attivamente con il Centro interuniversitario di studi sull’etica. In Guarda, c’è Platone in tv! ha immaginato un ritorno dei grandi filosofi ai nostri giorni. Una carrozza per Winchester è il suo terzo romanzo.

L'onore perduto di Isabella de' Medici

di Elisabetta Mori

Per secoli gli storici hanno dipinto Isabella, la bellissima figlia di Cosimo de’ Medici, come una donna priva di freni morali e dedita a «illecite passioni», giustificate solo dalla scarsa considerazione che il marito Paolo Giordano Orsini avrebbe avuto per lei. Tanto che alla fine lui, dopo essersi macchiato di molti altri delitti, l’avrebbe uccisa, esasperato dai suoi tradimenti. Partendo dai documenti originali, a cominciare dalle lettere d’amore tra i due sposi, Elisabetta Mori ricostruisce una delle più sanguinose «leggende nere» del nostro rinascimento. Dipinge un’epoca, i suoi costumi, la sua cultura, oltre che naturalmente le trame politiche dell’Italia cinquecentesca. E ci regala il ritratto vero e commovente di una giovane donna intrappolata tra accordi diplomatici, calcoli politici e sentimenti profondi, restituendole l’onore cancellato da mille calunnie.

 

Come un petalo bianco d'estate

di Leah Hager Cohen

Biscuit ha dieci anni e questa mattina dovrebbe già essere a scuola. Invece sta sfrecciando con la sua bicicletta lungo il fiume Hudson. Il vento le fa pizzicare gli occhi e arrossare le guance, ma Biscuit non si ferma. Come accade da settimane, sta marinando la scuola per rifugiarsi nel suo angolo preferito sulla sponda del fiume e leggere uno dei libri che ha rubato dalla biblioteca. Questo angolo all’ombra di un grande albero frondoso è l’unico luogo dove può stare da sola. Lontana dai silenzi dei suoi genitori, dal loro disinteresse, dal sottile velo di malinconia che ammanta ogni gesto quotidiano.
Sua madre, Ricky, ormai non la guarda nemmeno più negli occhi e suo padre, John, si è rinchiuso nel suo lavoro di scenografo. Tutto è cominciato un anno prima, quando un grande dolore ha colpito la loro famiglia.
Da quel momento la loro vita non è stata più la stessa. Ma quello che Biscuit non sa è che sua madre si è trovata di fronte a una scelta. E che le conseguenze della sua decisione la stanno lacerando, anche se la sua unica colpa è stata l’eccesso di speranza. Una speranza che adesso minaccia di distruggere l’ultimo sottile filo che lega la loro famiglia. Solo Biscuit può aiutarla a ritrovare la luce che sembra ormai sepolta nel profondo del suo sguardo. Anche a costo di incendiare le loro ultime certezze…

Leah Hager Cohen è la nuova stella nascente della letteratura americana. Come un petalo bianco d’estate è stato acclamato dalla critica, premiato dall’associazione dei librai indipendenti americani, e ha scalato le classifiche del «New York Times». Una storia potente sull’amore e sul perdono, sulla forza, la speranza e il coraggio. Il coraggio di una madre capace di illuminare i momenti più bui, restituendo l’amore anche quando sembrava perduto.

Settanta acrilico trenta lana

di Viola Di Grado

Settanta acrilico trenta lana è uno di quei (pochi, pochissimi) romanzi che riescono a mantenere intatta la forza dell’ispirazione poetica senza rinunciare a raccontare una storia.

Un’opera prima di grande maturità che sa collocarsi con naturalezza al di sopra della distinzione tra generi, proprio perché non cerca facili ammiccamenti e non fa sconti al lettore.

Una scrittura originale, potente, immaginifica ma mai corriva. Un’ambientazione insolita per un autore italiano, costruita con tocchi magistrali ispirati da un’affascinante estetica dell’alienazione urbana. Una capacità di raccontare lo scarto a volte impercettibile tra bello e brutto, tra sublimità e squallore, tra purezza e ferocia dei sentimenti umani.

Camelia vive con la madre a Leeds, una città in cui “non comincia mai niente” e l’inverno non è mai finito, in una casa assediata dalla muffa accanto al cimitero. Traduce manuali di istruzioni per lavatrici, mentre la madre fotografa ossessivamente buchi di ogni tipo. Entrambe segnate da un trauma, comunicano con un alfabeto fatto di sguardi. Un giorno Camelia trova nel cassonetto dei vestiti deformi, con molte maniche e strani squarci: in quel momento cambia qualcosa, comincia a trascorrere più tempo fuori casa e ogni giorno trova nuovi vestiti nel cassonetto. È così che incontra Wen, un ragazzo cinese che lavora in un negozio di vestiti e che le insegna la sua lingua. Saranno proprio gli ideogrammi ad aprire un varco di bellezza e mistero nella vita di Camelia, attribuendo nuovi significati alle cose. Camelia si innamora di Wen, ma lui la respinge nascondendole il motivo. E c’è anche il bizzarro fratello di lui, ossessionato dall’oscura morte di Lily, un’altra studentessa di Wen…

La stella di Strindberg

di Jan Wallentin

Un giovane autore già paragonato a Dan Brown, un romanzo che si annuncia come il nuovo, clamoroso caso editoriale proveniente dalla Svezia
Immergendosi in una vecchia miniera allagata in una remota regione della Svezia, un sommozzatore dilettante si imbatte in un cadavere la cui morte risale ad almeno cento anni prima. Sul corpo, che giace accanto a delle iscrizioni tratte da un antico poema islandese, trova uno strano oggetto, una croce ansata che rappresenta il simbolo egiziano della vita.

Il ritrovamento incuriosisce Don Titelman, un eccentrico esperto di miti e simboli religiosi con una spiccata inclinazione per psicofarmaci e stupefacenti vari. Ma poco prima che arrivi a casa del sommozzatore, quest’ultimo riceve la visita di una sedicente giornalista italiana che lo uccide e si dilegua con l’oggetto misterioso.

Sospettato dell’omicidio, braccato da una potente e spietata società segreta, Titelman fugge attraverso l’Europa in compagnia di un’avvocatessa coinvolta suo malgrado nella vicenda. Per salvarsi, dovrà scoprire il mistero della croce, un mistero antico e pericoloso che dopo una serie di sorprendenti rivelazioni e rocambolesche avventure lo porterà infine tra i ghiacci artici, a seguire le tracce della spedizione in pallone aerostatico guidata da Niels Strindberg, nipote di August, nel 1897.

In parte thriller, in parte romanzo d’avventura, La stella di Strindberg è un libro straordinariamente avvincente e di immenso fascino, che riecheggia Il senso di Smilla per la neveIl codice Da Vinci e i Viaggi straordinari di Jules Verne.