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La società della serra

di Mario Giorgianni

Una narrazione romanzesca supportata da dati storici e testimonianze dirette. Protagonisti quattro uomini: Polifemo, il bandito che diventerà senatore; Vinciguerra, l’ingegnoso inventore della serra; Rosselli, il signorotto protetto dalla buona sorte; e Tumino, lo squadrista figlio di una prostituta. Così diversi fra loro, tutti partono dalla medesima condizione di orfani umiliati, dalla quale si affrancheranno.

«Una serra è uno spazio dell’uomo. Una distesa di serre costruisce un’immagine della città dell’uomo. L’idea della serra, se è concepita come sistema e metodo, è una specifica idea di città. Non solo riguardo alla forma urbana, quanto nel senso che la sostanza dell’uomo moderno consiste nel suo essere cittadino».

Intervista a… Sabrina Sala

In occasione dell’uscita di “Profilig Adrian”, monografia su Adrian, protagonista bello e dannato di La caccia, abbiamo fatto quattro chiacchiere con la sua creatrice, Sabrina Sala

1) Come è nata l’idea de “La caccia”?

La caccia” è nata in seguito ad una chiacchierata con Fabrizio Francato della Bellesi&Francato editori e alla sua idea di creare e sviluppare una collana (Angerwolf) davvero originale… L’editore ha creato un suo universo, un mondo mannaro fatto di regole precise e confini invalicabili che se da un lato confermano tutto quello che sappiano dei licantropi, dall’altro ne tracciano una nuova identità… Su questa “piattaforma” io, come altri autori, ho avuto modo di sviluppare la mia storia, la mia trama, il mio personaggio… scegliendo liberamente ambientazione, periodo storico, protagonisti e comprimari… Stando bene attenta, però, a rispettare quei “paletti” che fanno di Angerwolf non solo una collana di romanzi ma un mondo a se stante…

 

2) Adrian c’era già nella tua mente o è stato creato per Angerwolf?

Adrian, protagonista assoluto del racconto, è sempre stato nella mia mente… Come tutti gli altri personaggi che pullulano nei miei pensieri e che cercano solo il momento (o la trama) giusto per venire allo scoperto. Quindi, non posso dire che Adrian sia nato per Angerwolf… diciamo che Angerwolf l’ha messo… a nudo, ehehehehe! E’ un personaggio ostico, anche per me… E’ serio, severo, tormentato, coraggioso, ligio alle regole ma pronto ad infrangerle se necessario. Un giovane uomo d’altri tempi (in effetti siamo nel 1370 circa) con un peculiarità tutta da scoprire… meglio se al chiaro di luna.

 

3) Come è nata la passione della scrittura?

Tutta colpa di Josephine March! La Jo di “Piccole donne”, romanzo di Luisa May Alcott. E’ stato amore a prima “pagina” e come lei ho iniziato a scrivere, scrivere… Non amo molto i personaggi femminili, in genere… Ho sempre preferito quelli maschili (non solo da lettrice e da spettatrice ma anche da autrice). Josephine March rappresenta per me una delle poche, anzi rare, eccezioni…

 

4) Adrian è per noi lettori (forse dovrei dire lettrici) un personaggio letterario, con quest’opera lo rendi anche visivo, donandogli un corpo e, soprattutto, un volto, come è nata questa scelta?

Ehehehehehe! Adrian, come tutti i miei personaggi, del resto, è il frutto e la vittima della mia fervida fantasia… E come non posso esimermi dallo scrivere, non posso trattenermi dal disegnare… E’ sempre stato così! Da quando ho iniziato a scrivere… Fissare graficamente sulla carta i protagonisti dei miei racconti mi ha sempre aiutato ad entrare maggiormente in sintonia con loro… e così è stato anche con Adrian. Mentre scrivevo, mentre vedevo, sentivo, toccavo tutto quello che descrivevo parola dopo parola, così nella mia mente si formavano le immagini di Adrian e del suo mondo e la mia mano fremeva per afferrarle e “scolpirle” sulla carta… così, è nato l’ADRIAN “grafico” che oggi conosciamo… Il suo sguardo, la piega amara della sua bocca… i suoi muscoli guizzanti…

 

5) cosa puoi dirci di Adrian che ancora non ci hai detto? Senza svelare troppo il seguito della storia

Adrian è un uomo a “caccia” di verità, vendetta… ma soprattutto di stabilità. Ha un forte senso dell’onore e del dovere e questo mi piace moltissimo… Ed è sensuale. Questa sua sensualità, insieme alle altre caratteristiche che lo distinguono dal resto del… branco… sarà decisamente presente anche nel seguito della storia… ma non posso dire di più!

 

6)Quale parte del profilo di Adrian ti piace di più? e in definitiva… Adrian è il tuo tipo?

Se per “profilo” intendiamo il suo carattere, il suo modo di essere… credo che la risposta dovrebbe essere la sua estrema severità. Se per “profilo”, invece, intendiamo il SECRETBOOK… beh, le illustrazioni a colori (adoro stendere il colore, pennellata dopo pennellata, velo dopo velo, ascoltando della buona musica e immaginando pensieri e parole di Adrian, ehehehehe) e la prova a fumetti!

 

E per quanto riguarda l’ultima domanda… Sì! Adrian è il mio tipo. E’ decisamente il mio “tipo letterario”, eheheheheh! Nel senso che mi piace assolutamente leggere e scrivere di tipi come lui… E’ il mio protagonista perfetto! L’eroe/anti-eroe… Ma nella vita reale, quella di tutti i giorni, quella contemporanea (che ammetto smonta parecchie mie fantasie, ahahahaha! Per questo amo scrivere spesso di posti e tempi lontani…) credo che finirei per scontrarmi, con un tipo del genere… Finiremmo per litigare, battibeccare continuamente… un po’ come succede con Hanna! Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi… Adrian è il vostro tipo ideale?

Il labirinto ai confini del mondo

di Marcello Simoni

Napoli, Anno del Signore 1229. La scia di omicidi lasciata da un pericoloso e sfuggente cavaliere costringe l’inquisitore Konrad von Marburg a indagare sulla setta dei Luciferiani, devota a un antichissimo culto astrale. Suger de Petit-Pont, unmagister medicinae cacciato dall’università di Notre-Dame, si trova suo malgrado coinvolto nella vicenda, attirando su di sé i sospetti di von Marburg. Ma non sarà l’unico a cadere nelle sue mani, avide di assicurare un colpevole alla giustizia divina: Ignazio da Toledo, giunto infatti a Napoli per vendere una reliquia, infiammerà i sospetti dell’inquisitore, fino al punto da essere ritenuto addirittura a capo dei famigerati Luciferiani e responsabile di tutti i delitti. Trovare una via d’uscita e dimostrare la propria innocenza non sarà affatto facile: Ignazio inizierà una complicata e rischiosa ricerca, che lo spingerà nel sud d’Italia, fino in Sicilia, alla “Corte dei miracoli” di Federico II. Il mistero sulla temibile setta si cela forse tra le mura del palazzo imperiale? E cosa nascondono i Luciferiani di così prezioso da valere il sacrificio di tante vite?

500.000 copie vendute
140 settimane in classifica
Vincitore del Premio Bancarella
Tradotto in 18 Paesi

Una nuova indagine del mercante di reliquie più famoso della storia

Io sono Malala

di Malala Yousafzai

Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all’educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.

Vetro

di Giuseppe Furno

Venezia, 1569. Mentre la Serenissima Repubblica si sta preparando a un sanguinoso conflitto con l’Impero Ottomano e l’Inquisizione brucia migliaia di libri, l’esplosione dell’Arsenale illumina la notte, ed è violentissima. Intere contrade vengono rase al suolo, lasciando morti e feriti. Tra i soccorritori c’è Andrea Loredan, secondogenito del Doge e avvocato de’ Prigioni, che si destreggia in uno scenario di devastazione e sofferenza destinato a cambiargli la vita.

Nel frattempo, un vecchio nuota fra le fiamme che ardono sulla superficie della laguna: ha una missione da compiere in nome di chi ha amato. Riesce a salvarsi, solo per essere subito arrestato dalle milizie veneziane. Dice di essere un mercante turco di tappeti, ma lui e un ragazzo di nome Gabriele vengono gettati nelle Serenissime prigioni. Le accuse sono di inusitata gravità e la bellissima madre di Gabriele implora Andrea di assumere la difesa del figlio. Per difendere i due imputati, il giovane Loredan si trova invischiato in una serie di misteriose morti nel monastero della Celestia e incappa in un oscuro messaggio cifrato: la sua città, la città dei maestri vetrai, la città della libera stampa e della cultura, rischia di cambiare per sempre volto. In un rocambolesco intrigo, che lo conduce fino a Lepanto, nel cuore del conflitto che vede contrapposte le armate navali della Croce e della Mezzaluna, l’avventura di Andrea diventa un’appassionata, epica e travolgente battaglia in nome della libertà.

Il concerto

di Alain Claude Sulzer

È settembre a Berlino, e alla Philharmonie si attende il concerto di un pianista celeberrimo, Marek Olsberg. Terrà un’esibizione da solista, eseguendo partiture di Domenico Scarlatti e Samuel Barber, Beethoven e Schumann. Nelle ore che precedono l’inizio, ignoti gli uni agli altri, diversi personaggi si accingono a partecipare alla serata. Vediamo il pianista e la sua assistente, accanto da oltre dieci anni. Lui non ama il contatto con il pubblico e la stampa, lei si occupa di ogni aspetto pratico della sua vita. Man mano arrivano gli spettatori, e si riuniscono nel foyer: qui si incontrano due amiche, chiacchierano e si confidano le proprie esistenze, i rapporti con gli uomini, l’insicurezza dei desideri. Un agente pubblicitario di ritorno da New York si ricorda di avere due biglietti riservati e cerca compagnia. Giungono Sophie e Klara, zia nubile e nipote scontrosa; Lorenz, trentotto anni, ex studente di matematica, ex giocatore di scacchi, temperamento labile e velleitario, che si appresta a lavorare come cameriere per il ricevimento in onore del pianista. Si notano l’agente teatrale che segue l’artista in Europa, e la signora la cui filantropia ha permesso l’organizzazione del concerto. Inizialmente distanti e disgiunti, i personaggi si raccolgono nella folla ed entrano nella grande sala pentagonale. Prendono posto, il podio è al centro. Scende il silenzio. L’evento, assolutamente inatteso, accade nel mezzo dell’esecuzione, durante l’ultimo tempo della So na ta opera 106 di Beethoven.

Il pubblico, come stordito da uno scarto imprevisto che incrina la certezza delle abitudini, non può che lasciare l’auditorium e tornare a disperdersi nelle strade berlinesi. E noi li seguiamo uno a uno, perché la notte non è finita, e la scelta e il gesto del pianista gli sono entrati dentro, per plasmare e cambiare il loro futuro.

Sulzer racconta con dettaglio e realismo, con ironia e suspense. Dipinge una città europea e i suoi cittadini, specchio di altre metropoli e di altre esistenze, e delinea da grande autore romanzesco un ritratto severo ed emozionante di quelle tracce a volte luminose, a volte flebili, che la vita di ognuno fa balenare e svanire dietro di sé.

Una serata alla Filarmonica di Berlino. Il pubblico prende posto, le luci si spengono, la musica ha inizio. Ma accade un fatto imprevedibile, e il concerto si interrompe. Per chi si trova lì, in quel momento di sospensione, il destino si mette in moto.

«Simile a una fuga musicale, il romanzo svela le sue storie con una sorta di potere erotico. Un piccolo gioiello letterario» (Süddeutsche Zeitung).

The Familiars- il cerchio degli eroi

di Adam Jay Epstein e Andrew Jacobson

Un bestseller internazionale

Maneggiare con cura, contiene magia

 

La magia non è più solo per i maghi!

 

Il regno di Vastia è ormai in stato di guerra

La perfida lepre Paksahara, grazie al controllo sulla Fortezza Itinerante, ha ottenuto un potere sconfinato e con il suo esercito di animali non-morti sta devastando la regione. Dato che gli esseri umani sono ancora privi dei loro poteri magici, toccherà ai Tre della Profezia – il gatto Aldwyn, la ghiandaia Skylar e la raganella Gilbert – trovare la Fortezza e sconfiggere Paksahara. Ma il compito si preannuncia tutt’altro che facile: per riuscire nell’impresa, infatti, i famigli dovranno riunire i sette discendenti dei più antichi e potenti animali di Vastia. Come se non bastasse, Aldwyn trova un’inquietante pergamena che lo porta a dubitare della profezia che li guida… In un crescendo di ingegnosi trucchi magici, epiche avventure e condito da un irresistibile umorismo, Il cerchio degli eroi è il terzo capitolo di una saga straordinaria che ha appassionato lettori di ogni età.

Di Ilde ce n'è una sola

di Andrea Vitali

In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L’aria è densa di umidità e il cielo una cappa di afa. Eppure l’acqua che scorre rombando tra le rocce dell’Orrido è capace di tagliare in due il respiro, perché è fredda gelata, certo, ma anche perché nelle viscere della roccia il fiume cattura da sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le bugie e le verità che poi vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che qualcuno non ne trovi prima gli indizi. Come per esempio una carta d’identità finita nell’acqua chissà come e chissà perché. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli uffici del comune o c’è sotto qualcosa che compete invece ai carabinieri? Alla fine, a sbrogliare la matassa ci pensa Oscar, operaio generico, capace cioè di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi è in cassa integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe da lavoro, con la punta grossa. In quel luglio del 1970, offuscato dal caldo e dalle ombre tetre della crisi economica, armato della sua curiosità ottusa Oscar fa luce sui movimenti un po’ sospetti di Ilde, la giovane moglie dal caratterino per niente facile, che forse sta solo cercando il modo di tirare la fine del mese come può.

 

In Di Ilde ce n’è una sola, Andrea Vitali torna ai fatidici anni Settanta, alle ristrettezze che seguono il boom economico, alle fatiche di far quadrare il bilancio di casa, all’irridente spavalderia di chi invece ce l’ha fatta e crede di aver domato il mondo e l’avvenire. Con l’umorismo spesso salace della sua scrittura, Vitali ci regala un’altra pagina del suo interminabile romanzo lacustre, specchio di vite semplici e reali in cui può riconoscersi ognuno di noi.

Il segreto del bosco

di C.J. Daugherty

Allie Sheridan è a pezzi. Va male a scuola, il fratello è scappato di casa ed è appena stata arrestata per l’ennesima volta. Anche i genitori ne hanno abbastanza e sono determinati a mettere la parola fine ai suoi comportamenti ribelli. Per allontanarla dalle amicizie pericolose e metterla in riga una volta per tutte, decidono di iscriverla a un collegio per ragazzi difficili, la Cimmeria Academy.

Una scuola decisamente sui generis, con un regolamento molto rigido e dalla quale sono banditi cellulari, televisione e computer. Gli studenti della Cimmeria Academy sono uno strano gruppo di ragazzi particolarmente dotati, privilegiati ma anche indisciplinati e Allie si sente subito a suo agio tanto da fare amicizia con alcuni di loro. C’è Carter, affascinante ma dalla pessima reputazione; la fragile Jo, destinata a diventare la sua migliore amica, e Sylvain, un inquietante ragazzo francese a cui nessuno riesce a dire di no. Ma il collegio la notte si anima e apre le sue porte alla Night School, una società segreta le cui attività sono un mistero per molti studenti… Si susseguono episodi inquietanti fino alla morte di una ragazza al ballo d’estate, ed è proprio allora che Allie comincia a capire che la scuola nasconde dei segreti inimmaginabili. Anche i suoi genitori sono coinvolti in qualcosa di poco chiaro e le hanno mentito sul quel posto e sulla scomparsa del fratello. Ma perché? Di chi può realmente fidarsi? E cosa accade davvero alla Cimmeria Academy, quando cala la notte?