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L'importanza di essere l'antagonista

Un buon antagonista, rende più apprezzabile il protagonista, diciamocelo, se l’antagonista è una macchietta, il nostro protagonista… scade.  Con lui scade nella farsa tutta la nostra trama. (E anche noi).

Quindi l’antagonista è un personaggio della storia, importante quanto il protagonista, al quale va dedicato tempo, quanto al protagonista.

Le sue motivazioni, muovono la trama, che il lettore lo sappia fin dall’inizio o che lo scopra, con il protagonista, alla fine del libro, le motivazioni dell’antagonista muovono le sue azioni. E le sue azioni, fanno sì che al nostro protagonista accada qualcosa, cioè ciò che lo muove all’azione. Ciò che lo mette nella situazione di partenza. Quello che gli americani chiamano l’Inciting Incident.

Se per il protagonista è stata creata una scheda del personaggio (no, non necessariamente una scheda da GdR) come quella che vi ho proposto in un vecchio post, allora deve essere fatto anche per l’antagonista. Più reale sarà il nostro antagonista, più ci darà spunti per la trama; per renderlo reale bisogna crearlo con cura. Soprattutto quando si tratta di decidere perché fa ciò che fa. Ovviamente la spiegazione “perché è cattivo”, l”abbiamo lasciata alle scuole elementari.

Vuole qualcosa che ha il protagonista? Vuole qualcosa ma il protagonista, magari inconsapevolmente, è sulla sua strada e gli impedisce di averlo? Ha dei trascorsi con il protagonista e lo odia per qualcosa che il protagonista gli ha/avrebbe fatto?

A voi la scelta.

Di utile lettura, giusto per non essere banali nella creazione dell’anti- protagonista, può essere il link che vi propongo, la EvilOverLord List.

Naturalmente non sempre l’antagonista è un umano con delle motivazioni, potrebbe essere il tempo che scorre, il clima, un asteroide…

Avete creato l’antagonista per la vostra storia? Come avete fatto? L’antagonista era umano?

Ancora sui personaggi: Mary Sue

Ragionando sui personaggi (ancora, per l’ennesima volta…) mi trovo a testare i miei personaggi per verificare che non siano delle belle Mary Sue confezionate e pronte…

Innanzitutto cos’è una Mary Sue?

Bene, riassumendo, una Mary Sue è un personaggio stereotipato, che riflette l’autore o quello che l’autore vorrebbe essere, (per una spiegazione più dettagliata vi rimando all’articolo di wikipedia).

Per quanto la prima Mary Sue appaia in una fanfiction satirica negli anni ’70. Lo stereotipo a cui fa riferimento si può già trovare nella letteratura dell’ottocento, soprattutto nella letteratura per ragazzi… Qui un interessante articolo al riguardo, (sì, ok è in inglese…)

Scandagliando la rete ho trovato un link che riporta un test che gli aspiranti autori possono fare al loro personaggio per verificare non si tratti di un MS : Test Mary Sue .(in italiano).

Se non vi è bastato e volete fare un’ulteriore prova, tentate anche questo (è in inglese e si riferisce alle fanfiction, ma funziona ugualmente)

E se, invece è proprio una Mary Sue che vogliamo creare? Magari perché abbiamo bisogno di un personaggio perfetto che poi si riveli tutt’altro?

Ci sono anche dei generatori di personaggi Mary Sue (tutti in inglese, portate pazienza)

dai più fantasiosi in cui basta inserire il nome e il sistema rivela un abbozzo di background feerico-fantasy;

ai più assurdi (ogni Mary Sue lo è, lo so)

ai generatori di nomi per Mary Sue e Marty Stu (la versione al maschile)

Personaggi: come evitare che siano macchiette stereotipate

Premesso che ciò che vi presenterò non intende essere esaustivo, ma almeno un po’ completo, sì… probabilmente nel corso del tempo questo file verrà rivisto e corretto con aggiunte, magari anche vostre, quindi ogni tanto riscaricatelo e sostituitelo con quello vecchio…

Vi presenterò un file PDF, un lungo elenco di domande che aiutano a creare il personaggio.

Eccolo: Domande di creazione del personaggio

bene, in realtà è il file che ho fatto per me, che metto a disposizione di chi sia interessato ad avere una guida per creare un personaggio.

Ho letto, cercato su libri (sì uno l’ho anche acquistato e ve lo sconsiglio) qualcosa che mia aiutasse a creare un personaggio che non fosse una mia fotocopia venuta meglio. Alla fine i vari esperti del settore concordavano su alcuni punti:

  1. creare un personaggio che avesse veri difetti, cioè che non fosse il genere con il “più” davanti: il più bello, il più intelligente, quello che con una graffetta ti fa partire un aereo militare… insomma quello che in gergo si chiama una Mary Sue.
  2. creare un personaggio che avesse interessi e scopi nella vita, che magari sono anche quelli che ci permettono di dare una spinta alla trama
  3. creare un personaggio che vivesse un conflitto: se non esterno, almeno interiore.

In ogni caso il personaggio va ben conosciuto, va creato bene, fin nei minimi dettagli. Soprattutto se è il protagonista. O l’antagonista.

Alcune settimane fa, cercando libri mi sono imbattuta (su Amazon, formato Kindle) in un testo che sembrava fatto apposta per me. Proponeva 123 domande per creare il personaggio. Acquistato al volo €0,97. Un affare. O almeno così credevo… Cioè, le domande mi sono servite in effetti, quello che vi ripropongo (gratis) sono quelle 123 domande+ qualche altra… Solo che il libro era una traduzione fatta male (traduttore automatico non rivisto) di una serie di domande in inglese. In alcuni casi per capire la domanda ho dovuto tradurre letteralmente, parola per parola, il testo in inglese e ritradurlo in maniera corretta. Colpa mia che non ho scaricato l’estratto…

Sull’argomento scrittura, c’è molto in America, quindi molto materiale è disponibile in lingua inglese, soprattutto per quanto riguarda la struttura di una storia, nelle prossime settimane, vi presenterò anche dei blog anglofoni.

Molte mie riflessioni, più o meno, approfondite a seconda del momento, provengono o da letture incrociate o da post di altri autori, qualora capitasse di riferirmi in particolare al post di un autore, troverete il link al post originale.

Come create i vostri personaggi? Usate domande simili? Li disegnate io ne create un’immagine? Avete domande da aggiungere alla lista?

Name generator

Nome: Name generator

Sistema:  Android, 
Costo:  gratis

 

I generatori di nomi sono sempre utili, soprattutto quando la propria opera ha un respiro internazionale.

Sembra ovvio, ma i nomi vanno sempre controllati, soprattutto se non si conosce la lingua. Uso principalmente questo generatore, fra intanto che ho sul cellulare e mi sono accorta di alcuni nomi e cognomi che in italiano non sono corretti, per ora non ho trovato nomi errati nelle altre lingue, ma ho verificato solo francese e tedesco.
Questo programma consente la scelta di nomi nelle seguenti varianti linguistiche:
austriaca, brasiliana, canadese, cinese, danese, finnico, francese, gambese, giapponese, greco (sia antico che moderno), indiano, inglese, iraniano, irlandese, islandese, israeliano, italiano, koreano, messicano, norvegese, olandese, polacco, romano (antico), russo, scozzese, spagnolo, svedese, tedesco, turco e vietnamita.

 

Valutazione: utile

Writer Lists

Nome: Writer Lists

Sistema: iPad 1 e seguenti; Android
Costo: € 2,69  su iPad. L’qpp analoga su android costa 1,56€

Per chi scrive è importante non essere banale, non creare dei personaggi senza personalità, tutti uguali.
Questa applicazione, se ben usata, ci consente di evitare il problema. Contiene unicamente delle liste, in qualche caso con una essenziale didascalia. Le liste spaziano dalle liste di capi di abbigliamento, animali, fobie, termini atmosferici, trame, possibili conflitti, oltre ovviamente alle liste di nomi.
L’unico neo di quest’app è quello di essere in inglese. Se masticate l’inglese, acquistatela, altrimenti valutate se e quanto avete voglia di usare il dizionario. Va detto che non è richiesta una comprensione dell’inglese ai massimi livelli per usarla, ma per essere sicuri di aver tradotto correttamente il termine potrebbe esservi necessario.

Valutazione: consigliato

Writeometer

Nome: Writeometer

Sistema:  Android, 
Costo:  gratis

È un’applicazione che sto usando da circa un anno. È un promemoria per la scrittura e tiene traccia dei progressi raggiunti.si indicano gli obiettivi, sia in termini di tempo che di lunghezza del testo.
Es.: un libro di 110000 parole entro il 22 gennaio.
Si stabilisce un obiettivo giornaliero.
Es.: 600 parole al giorno. Ogni giorno alla stessa ora, un suono (o una vibrazione) e un promemoria sul cellulare mi ricordano di scrivere le mie 600 parole.
Si possono inserire più progetti con durate anche diverse e se un giorno inserisco il dato di 250 parole prima del segnale, mi ricorda di scrivere le altre 350.

Valutazione: Consigliata

Penultimate

Nome: Penultimate

Sistema: iPad 1 e seguenti
Costo: gratis 

Fa parte delle pacchetto Evernote, ma è un programma in acquisto separato, anche perché è un’acquisizione recente da parte del gruppo.
È un’applicazione che permette di disegnare, fare schemi a mano libera, eseguire degli schizzi. Considerata la sua i te graziose con Evernote, la consiglio se avete bisogno di integrare appunti a mano libera e ovviamente se già avete Evernote. Va ricordato che è disponibile solo per il sistema di iPad, quindi se usate Evernote su Android o sul pc, non troverete Penultimate

Valutazione: consigliata

Evernote

Nome: Evernote

Sistema: iPad 1 e seguenti, Android, Windows
Costo: variabile, versione gratis, con funzioni aggiuntive a pagamento,  

Evernote è un sistema integrato di applicazioni. Scrive testi (anche sotto dettatura), raccoglie e scatta foto, file audio, ha un’applicazione interna peri promemoria. Si sincronizza con la stessa applicazione su più dispositivi purché, ovviamente, si usi il medesimo account (nel mio caso cellulare Android, pc Windows e iPad). Mette in comune tutte le note, così io posso dettare una nota al cellulare e dopo la sincronizzazione, trovarmela anche sugli altri dispositivi.
Ho usato molto quest’applicazione dall’estate scorsa: ho preparato posteriore blog mentre ero in vacanza al mare (mentre la mia piccola faceva il riposino postprandiale), ho dettato appunti che sono diventati lezioni per tutto l’inverno e la primavera.
L’unico neo è nella dettatura: ha un ottimo riconoscimento vocale e non necessita di addestramento, MA non riconosce i segni di punteggiatura come tali; nel senso che se io dico “virgola” scriver “virgola” e non “,“.
La dettatura è possibile solo su Android.
Anche in questo caso non ci sono le virgolette da discorso diretto. Non c’è il conteggio delle parole, né dei caratteri.
Nella versione per iPad è associato anche il programma Penultimate.

Valutazione: da avere

Personaggio #1

*** è un ragazzo di 23 anni che vive da solo in un appartamento in centro città. La sua infanzia non presenta particolari traumi e in effetti la sua vita sarebbe idilliaca se non fosse che *** deve fare i conti con la sua paranoia.
Gli amici e colleghi di lavoro lo vedono sempre con una tazza di caffè in mano, ma non sanno che non è l’unica cosa dalla quale è dipendente.

Ora sta a voi decidere come utilizzare questo personaggio. Potete usarlo come protagonista, antagonista, personaggio secondario, vittima… Potete cambiargli sesso e farlo diventare una donna. Decidere cosa scatena la sua paranoia e la sua seconda dipendenza.
Ovviamente vi ho lasciato libero il nome perché in questo modo potete inserirlo in qualunque città.

Se fate questo esercizio e postate il risultato su una vostra pagina web (blog, facebook, sito o altro) scrivete nei commenti il link alla pagina, sono curiosa di sapere come lo avete utilizzato. Ovviamente se intendete scrivere un breve racconto e utilizzare i commenti per postarlo, ne sono ben felice.

iA Writer

Nome: iA Writer

Sistema: iPad 1 e seguenti
Costo: € 4,49  

iA Writer è un’applicazione per il sistema iPad che consente la scrittura su tastiera. Quando si vuole scrivere appare una tastiera touch che permette di scrivere.
Il programma esegue un salvataggio automatico ad ogni utilizzo.
Il testo scritto risulta in formato txt e tiene gli “a capo”. Ha un solo tipo di virgolette e se si vogliono quelle tipiche del discorso diretto è necessario modificare successivamente il testo ottenuto con un editor di testo.
È l’unico aspetto negativo che ho trovato all’applicazione.
Una volta terminato il testo è possibile spedirlo via mail come testo semplice o come testo formattato. È possibile spedirlo anche come allegato.
Il testo può essere anche copiato, stampato o anche aperto con un’altra applicazione fra quelle adatte sul dispositivo.
Un aspetto che ho trovato molto utile è il conteggio delle parole e dei caratteri (quelli che in un altro contesto chiamiamo battute).
Ho usato iA Writer senza usare il tastierino esterno. Ero convinta che mi sarebbe servito, ma quando ho provato a scrivere senza, mi sono accorta che “andavo” molto velocemente toccando semplicemente l’area in cui erano rappresentati i tasti.

Valutazione: da avere