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Come non farsi pubblicare – prima parte

Un post (e podcast) provocatorio e un po’ antipatico.

Dovevo farlo, prima o poi doveva capitare. Raccolgo gli errori più comuni che capitano agli aspiranti autori, quegli errori che, spesso pregiudicano una loro pubblicazione pur in presenza di un buon testo.

In altre parole fate esattamente il contrario degli errori che vi presento.

E state tranquilli, almeno uno o due di quegli errori, li abbiamo fatti tutti, almeno una volta.

Il brano musicale in sottofondo è “They Say” licenza CC0

come-non-farsi-pubblicare-parte-1

Ebook- Di che cosa hai paura?

La mia serie di post che riguardavano le paure che possono affliggere un personaggio è finalmente diventata un ebook.

Sarà successivamente trasformata in un cartaceo quando alle paure si aggiungeranno anche altri ostacoli che affliggono il personaggio.

In vendita su amazon e diversi altri store on line.

Titolo: Di che cosa hai paura?
Autore: Elisa Baricchi
Casa editrice: Decima Musa Edizioni(BF Publishing)
Collana: Polimia
Costo: 1,03

Il testo nasce da una serie di post pubblicati sul mio sito che sono stati poi collegati in maniera organica in questo ebook. Creare i personaggi è l’avventura più bella e al contempo più difficile del processo di scrittura. Dare vita ad una nuova persona che possa essere completa e sostenere da sola (o quasi) la storia, sembra un processo facile, ma spesso rivela delle insidie, questo ebook (e quelli che seguiranno) hanno lo scopo di aiutare chi scrive a non commettere errori evitabili.

Quanto è importante il setting di una scena?

In macchina io ascolto musica o audiolibri, a seconda del momento…

Comunque, fra ciò che ascolto ci sono alcune canzoni di Edith Piaf, una in particolare mi ha ispirato il post di oggi. Non conoscevo il contesto in cui la canzone è nata e grazie a questo ho potuto immaginarmi significati diversi, sia fra loro, sia da quello originale che ho poi scoperto, fra l’altro…Importanza del setting-

La canzone è un monologo, il cinema ci ha abituato all’uso delle canzoni che manifestano i sentimenti e/o i pensieri che il personaggio non riesce a esprimere. Ho immaginato diverse scene e diversi contesti in cui questa canzone può essere usata, quindi, per tradurla in scrittura, ho preso un monologo e ho cercato diverse storie che si costruiscano intorno ad esso, in modo da giustificarlo o CONTESTUALIZZARLO.

Il contesto cambia l’interpretazione di una frase o di un gesto, a maggior ragione di un monologo.

La canzone esprime lo stato d’animo di una donna che ha accettato il suo io, si libera del suo passato, lo “spazza via” e decide di ripartire da zero.

L’ultima frase, in realtà l’ultima strofa, ne è la conclusione.

No niente di niente
no non rimpiango niente
perché la mia vita
e le mie gioie
oggi ricominciano con te”

Ora io ho immaginato la scena in vari modi : una donna che la canta al nuovo amore che si affaccia e spazza via quelli vecchi (la scelta più banale e pensavo fosse quella voluta dall’autore e mi sbagliavo).
Una donna che canta la canzone al proprio bambino appena nato, nato magari da una storia travagliata e non finita bene;
Una donna che canta la canzone davanti allo specchio da toeletta e quindi il “oggi la mia vita ricomincia da te” è riferito alla donna che vede allo specchio, cioè se stessa.

Il testo è forte sia come significati che come forza dei sentimenti. Fare i conti col proprio passato non è facile. Come non lo è per noi, non è una passeggiata nemmeno per i nostri personaggi.

Il contesto in cui inseriamo un monologo, però diventa fondamentale per capirla e per creare la scena al meglio. Interpreta i personaggi, dà loro una dimensione, uno spessore, un passato e, di fatto, un futuro. Il testo scritto può essere bello e emotivamente forte, ma è la sua contestualizzazione a renderlo storia.

Ho usato una canzone perché la riflessione è partita proprio da questa canzone, e fate conto che io tendo a mescolare, almeno nella mente, i vari media espressivi.

Ho cercato anche la traduzione, dato che, se per me il francese non rappresenta un problema, potrebbe essere invece lingua troppo straniera per qualche mio lettore.

Ho preso sia il testo che la traduzione da questo sito: https://www.infinititesti.com.

Vi consiglio comunque di dare un’occhiata al sito, dopo la traduzione, ho trovato la storia della canzone, cosa significasse per la cantante e come poi sia stata successivamente interpretata. Erano aspetti della canzone che io non conoscevo e la cui ignoranza mi ha permesso di “farmi i film” come ho fatto, ma che ora aggiungono al testo nuovi significati e interpretazioni, ovviamente diversi da quelli pensati da me.

Vi va di raccontarmi la vostra esperienza in merito?

 

Non je ne regrette rien (Edith Piaf)

“Non rien de rien
non je ne regrette rien
ni le bien qu’on m’a fait
ni le mal tout ça m’est bien égal

Non rien de rien
non je ne regrette rien
c’est payé, balayé, oublié
je me fous du passé

Avec mes souvenirs
j’ai allumé le feu
mes chagrins, mes plaisirs
je n’ai plus besoin d’eux

Balayés les amours
avec leurs trémolos
balayés pour toujours
je repars à zéro

Non rien de rien
non je ne regrette rien
ni le bien qu’on m’a fait
ni le mal tout ça m’est bien égal

Non rien de rien
non je ne regrette rien
car ma vie, car mes joies
aujourd’hui, ça commence avec toi”.

—————————————————-

Traduzione.

“No niente di niente
no non rimpiango niente
né il bene che mi hanno fatto
né il male, fa lo stesso

No niente di niente
no non rimpiango niente
ho pagato per tutto
è tutto cancellato dimenticato
me ne frego del passato

Con i miei ricordi
ho acceso un fuoco
dispiaceri e piaceri
non mi servono più

Cancellati gli amori
e tutte le incertezze
cancellati per sempre
riparto da zero

No niente di niente
no non rimpiango niente
né il bene che mi hanno fatto
né il male, fa lo stesso

No niente di niente
no non rimpiango niente
perché la mia vita
e le mie gioie
oggi ricominciano con te”.

(Traduzione a cura di Arianna Russo)

Nomi che significano Fuoco

Non sono molti i nomi che hanno questo tipo di significato, sono in tutto una ventina da tutto il mondo.

nomi-che-significano-fuoco

Nomi maschili

Agni
Aidan
Blaise
Brenton
Mishal
Brantley
Ignatius
Joash
Phoenix
Flint

 

Nomi femminili

Agnimitra
Azar
Shula
Pele
Kalama
Hestia
Fiammetta
Adara
Adeen
Aithne

 

Di che cosa hai paura? Fobie che iniziano con le lettere U, V, W, X e Z

Ultimo appuntamento con le fobie. Dalla prossima settimana il nostro appuntamento sarà con le ossessioni, ovvero le manie. Poi conto di passare alle superstizioni. Conclusa questa fase, avremo concluso i tratti negativi del personaggio, quelli che, meglio di ogni altra cosa riescono a scatenare il conflitto interno.

 

Fobie che iniziano con la lettera U di-che-cosa-hai-paura-fobie-u-v-w-x-z
Uranofobia: paura del cielo (del paradiso)
Urofobia: paura dell’urina (di urinare)

 

Fobie che iniziano con la lettera V
Vaccinofobia: paura delle vaccinazioni.
Venustrafobia: paura delle belle donne.
Verbofobia: paura delle parole.
Virginitifobia: Paura dello stupro
Verminofobia: paura dei germi.
Vestifobia: paura dei vestiti
Vitricofobia: paura del patrigno
Fobie che iniziano con la lettera W
Walloonfobia: paura dei valloni
Wiccafobia: paura delle streghe e delle stregonerie

 

Fobie che iniziano con la lettera X
Xantofobia: paura del colore giallo.
Xenoglossofobia: Paura delle lingue straniere
Xenofobia: paura degli stranieri (degli sconosciuti).
Xerofobia: Paura della siccità.
Xylofobia: Paura degli oggetti di legno o paura dei boschi.
Xirofobia: paura dei rasoi

 

Fobie che iniziano con la lettera Z
Zelofobia: paura della gelosia
Zemmifobia: Paura di un grosso topo.
Zeusofobia: Paura degli dei.
Zoofobia: paura degli animali.