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Il testamento di Maria Antonietta- extra

Un libro come questo non poteva non avere diversi extra, ovviamente.
I primi che mi sono venuti in mente sono stati i capitoli alternativi; alcune lettere potevano essere legate a diverse interpretazioni, abbiamo scelto quelle che erano in linea con l’idea del testo, ma T come Trianon ci solleticava terriblmente… anche T come Temple (Temple Prison) o C come Conciergerie. Nella mia ultima “gita” a Parigi ho ripercorso al contrario la strada che Maria Antonietta ha fatto tra la prigione del Tempio e la Conciergerie, comunque ho fatto diverse foto in quella assolata giornata di luglio.

Lettura dell’ultima lettera (audio):

Il testamento di Maria Antonietta

Titolo: Il testamento di Maria Antonietta

Autore: Elisa Baricchi

Editore: Decima Musa Edizioni

Genere: saggio storico

N°pagine: 211

Collana: Clio

costo: 19,00

ISBN: 978-88-31342-08-7

Basandosi su documenti originali, l’autrice ripercorre le ultime volontà e le ultime dichiarazioni di Maria Antonietta, restituendone l’immagine di una donna calata nel suo ruolo, una donna determinata, legata ai propri figli, che pian piano abbandona la propria regalità svestendo i panni regali e tornando ad essere solo una donna, una madre… una sorella.

Vengono presentati i documenti, anche inediti in Italia, vengono contestualizzati e commentati.

Che mio figlio, a sua volta, renda a sua sorella tutte le cure, tutti i servizi che l’amicizia possa ispirargli; infine che entrambi sentano che in qualunque situazione possano trovarsi, non saranno veramente felici se non uniti. Che prendano esempio da noi, quanto, nella nostra disgrazia la nostra amicizia è stata di consolazione e che durante la felicità godi doppiamente quando la si può condividere con un amico; e dove trovarne uno più tenero e più caro che nella propria famiglia? Che mio figlio non dimentichi mai le ultime parole di suo padre, che gli ho espressamente ripetuto: che non cerchi mai di vendicare la nostra morte.

Le recensioni di chi l’ha letto

Il libro è in vendita sullo store

Il segreto della medicina dei celti

Questo libro è il tentativo di dare una risposta a domande che hanno attraversato i secoli e che oggi, grazie a ritrovamenti archeologici, unitamente agli scritti degli storici dell’epoca, è possibile almeno parzialmente soddisfare, cercando per quanto possibile, di fare il punto della situazione medica delle Gallie prima della conquista definitiva da parte dei Romani. Infatti, l’archeologia non ha fatto altro che confermare i testi antichi: prima dell’intervento romano, la Gallia era il paese delle piante curative e delle fonti termali, i segreti della medicina erano nelle mani degli dei e dei loro rappresentanti, i druidi che godevano di una considerazione fuori del comune nel mondo antico. 

Nell’antica Gallia indipendente, la medicina aveva un ruolo importante in quanto strettamente unita alla religione, beneficiando della sua influenza. I druidi: filosofi, moralisti, giuristi, sapienti detenevano la scienza della natura delle cose: il movimento degli astri, lo sviluppo dell’universo, gli elementi, il dualismo anima/corpo era oggetto costante dei lori studi, e i segreti del corpo umano e dell’arte medica facevano parte della loro competenza senza alcun dubbio: nella medicina come per la divinazione, rinforzavano sul piano pratico il prestigio che dovevano alle loro conoscenze.  

In questo trattato scopriamo quindi quali piante usassero, quali strumenti chirurgici e soprattutto se queste tecniche fossero uguali o simili ai popoli coevi, visto che si è sempre alimentata l’idea dei Greci e dei Romani come evoluti mentre le altre popolazioni erano (sono) classificate come “barbare” non nel senso di straniere come inteso allora, ma come incapaci di avere una vita sociale evoluta secondo i loro tempi. In realtà questo volume vuole rivelare le abilità dei Celti come medici, la loro fama come erboristi e le loro capacità chirurgiche e curative che erano simili e a volte superiori a quelle dei loro cugini europei. 

Nel testo si parte dal definire con chiarezza la figura del medico per poi sviluppare le tecniche in uso presso le popolazioni galliche che andavano dalla medicina erboristica, alla chirurgia, all’uso delle acque termali, senza dimenticare tutta la parte sacra legata alle divinità di riferimento, alle formule magiche e agli amuleti utilizzati per aiutare il malato a guarire ugualmente agli ex voto per ringraziare o per ingraziarsi il dio e la dea preposti ad un certo tipo di cura. Si parla delle scuole di medicina di Gallia, ma anche dei rituali e del trattamento in morte e un ampio spazio è dedicato allo sviluppo della questione donne medico c’erano oppure no tre le popolazioni galliche? E se sì che ruoli svolgevano? 

Una sezione considerevole  è dedicata all’Erbario e cioè alle piante che i Vati di Gallia usavano per guarire, e anche a quel settore in cui i medici celti erano considerati un’eccellenza: l’oftalmologia. 

Uno studio che vuole illustrare il mondo medico celtico a tutto tondo, con i suoi punti di forza e di debolezza; tutto quello che oggi sappiamo sui sistemi curativi dei celti è qui condiviso per la prima volta in Italia.

Il libro è in vendita anche sul nostro store.

La medica e la strega

Titolo: La medica e la strega

Autore: Giancarla Erba

Editore: Decima Musa Edizioni

Genere: saggio storico

N°pagine: 303

costo: 18,00

ISBN: 978-88-98385-94-2

“Un tempo a Babilonia, i malati si mettevano fuori dal tempio e interrogavano chiunque vi si recasse su quali cure fossero più idonee ai loro malanni”. 

Da allora la medicina ha intrapreso una strada evolutiva che, nel tempo, si è divisa in due aspetti distintivi fondamentali: quello  della professione medica scientifica e quello di una visione più empirica, legata all’antico, che ha voluto conservare e tramandare antichi rimedi legati alla cura della persona. 

Le donne erano impegnate su entrambi i fronti, ma seppur  osteggiate e combattute, quando non torturate e uccise, hanno resistito e hanno dimostrato che la forza di volontà e l’amore per la conoscenza possono vincere anche i peggiori pregiudizi. 

La medica e la strega racconta le storie di molte di queste donne. Di quelle tra loro che per nascita e appartenenza hanno intrapreso la via della medicina; ma anche delle figlie di un popolo abbandonato alla povertà, che hanno rischiato finanche la propria vita, per aiutare coloro che soffrivano. Antiche ricette di famiglia, rimedi riportati in documenti che si perdono nella notte dei tempi sono state la loro guida. 

Mediche, streghe, suore, avvelenatrici o infermiere, ognuna di loro ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo della medicina e nell’emancipazione della donna lungo i secoli. Ricordare il loro operato e il loro impegno è il minimo che si possa fare per rendere loro un dovuto omaggio.

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