di Alberto Caputo e Roberta Milanese
Il libro si propone di rispondere ai numerosi interrogativi e dubbi che assillano la maggior parte degli interessati al dibattito: Come funzionano gli psicofarmaci? Chi ha bisogno di prendere psicofarmaci?
Quale terapia è risultata essere la più efficace? Possiamo fare qualcosa
per mantenere la nostra mente e il nostro cervello in buona salute?
Il dibattito sull’utilizzo o meno degli psicofarmaci è sempre vivo.
Con una prefazione di Giorgio Nardone.
La fiducia nei progressi della medicina tipica del nostro secolo, alimentata e amplificata a dismisura dagli interessi economici dell’industria farmaceutica, sta portando sempre più a ritenere che esista una psicopillola per risolvere ogni disagio e, al tempo stesso, che ogni disagio possa essere superato solo grazie ad una psicopillola. Ma è proprio così? Questo libro, basandosi non solo sull’esperienza clinica degli autori ma sullo stato attuale della ricerca scientifica, si pone come
primo obiettivo quello di sfatare questo mito. Non tutti i disagi emotivi, relazionali e psichici sono malattie che richiedono una terapia farmacologica per essere risolte. Anzi, gli psicofarmaci possono essere superflui se non addirittura dannosi quando utilizzati per affrontare disagi o disturbi che non appartengono alla sfera “biochimica” dell’individuo, ma a quel complesso insieme di relazioni che la persona intrattiene con se stessa, gli altri e il mondo.
Titolo del libro: Psicopillole- Per un uso etico e strategico dei farmaci
Autore: Alberto Caputo, Roberta Milanese
Casa editrice: Ponte delle Grazie
Genere: saggio scientifico
Disponibile da settembre 2017