Il mio primo NaNo si è appena concluso. Ed eccomi a farne un bilancio. Giusto per mettere in chiaro: non ho superato le 11.000 parole.
Non pensavo di arrivare a 50.000, anche perché ne ho fatte circa 20.000 in un anno, 50.000 in un mese era impossibile, almeno per me.
In realtà mi ero posta come obiettivo 15000 parole. Quindi non l’ho raggiunto, però ho imparato che senza programmarmi non posso farcela. In altre parole
la parte scritta era costituita da parti che avevo già chiare in testa: era chiaro chi era presente, erano chiari i caratteri dei personaggi, le loro motivazioni. Considerando che ho scritto quasi solo dei dialoghi era tutto ciò che mi serviva.
Il mio lavoro ha creato ulteriori ostacoli, dato che il mese di novembre, per me, era carico di scadenze, ma non è certo a causa di esso che non ho raggiunto le 15.000 parole.
Ho trovato un paio di programmi che mi possono essere molto utili. Uno è a pagamento (ed solo per Mac) e l’altro è gratuito ed è per Windows. Ho scaricato il programma per Windows e ho iniziato ad usarlo.
E mi sono persa.
Nel senso che il resto del mese è andato in progettazione, scene, luoghi, personaggi… Mi sono messa a creare la storia, la parte che mi mancava e ho definito meglio quello che avevo già fatto.
Ho trovato un nuovo modo di lavorare e soprattutto un modo per organizzare le idee. Avevo già un programmino sull’iPad che mi permetteva di fare qualcosa di simile, ma in effetti non era così completo.
Vi parlerò di entrambi i programmi, sia l’app per iPad che il programma per windows. Del programma per Mac posso tranquillamente allegarvi il link. In internet ci so o videotutorial e info grafiche che lo illustrano ampiamente.
L’unico neo di questi programmi è il fatto che trovandosi sul computer non sono comodi per prendere appunti veloci nel momento in cui hai l’idea lampante lontano da casa…
In pratica?
L’anno prossimo se decido di ripartecipare al NaNoWriMo, mi preparo la storia in anticipo. Mi preparo la scaletta definita, i personaggi, definisco bene cosa accade o dovrebbe accadere, in ogni scena… E forse, ma dico forse, arrivo alle 15000 parole…
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