Sembra strano, ma ultimamente la scrittura è dalla nostra parte. In diverse occasioni noi donne non riusciamo a fare gruppo, ma pare che dal punto di vista dei libri facciamo gruppo eccome!
Le donne sono forti lettrici, quelle che leggono, e leggono soprattutto libri scritti da altre donne. Il perché è semplice: emozioni. Sappiamo quali emozioni vogliamo che un libro ci trasmetta per prime come lettrici e quindi scriviamo di ciò che ci piace. Se sappiamo scrivere e se siamo riuscite a creare una storia non banale, altre donne lo apprezzeranno e lo consiglieranno.
A quanto pare l’universo maschile negli ultimi anni legge di meno e si affida maggiormente al cinema o alle serie televisive. Però gli uomini che scrivono sono più delle donne, almeno a quanto mi risulta da una veloce indagine in rete.
Il vero problema è che ciascuno di loro viaggia per sé. Non si sostengono a vicenda, degli autori maschili con cui sono in contatto, solo uno partecipa ai gruppi e interagisce con gli altri, gli altri si limitano a spammare sulle pagine altrui o a farlo sui gruppi dedicati alla lettura o ai libri, senza parteciparvi mai.
Una sorta di “comprate il mio libro perché l’ho scritto io”.
Nessuna interazione, nessuna presenza, nulla che faccia capire se e che libri hanno letto.
Commentare il libro scritto da qualcun altro, quando se ne fa un’analisi che mette evidenza luci e ombre, permette ai potenziali lettori di capire chi si è, cosa si cerca in un libro, che poi è grossomodo ciò che si mette nel proprio. È visibilità che genera feedback positivi, almeno fa prendere in considerazione la valutazione dell’acquisto del libro. Spammare selvaggiamente non paga, lo spam è visto con la stessa attenzione della pubblicità durante la finale dei mondiali se gioca la nostra nazionale.
La morale della storia è: timide o no, usate i social per chiacchierare dei libri, non solo quelli che avete scritto o state scrivendo, ma anche quelli che leggete. Uomini, fate altrettanto!