Sofia Bisi Albini è stata una scrittrice e giornalista italiana, nata a Milano il 26 febbraio 1856. Era figlia di un ricco membro della borghesia terriera lombarda e moglie dello scultore Emilio Bisi, che sposò nel 1883 e con cui ebbe quattro figli, tra cui Antonietta, una pittrice di successo. Dopo aver frequentato la Scuola superiore femminile di Milano, Sofia intraprese una intensa attività intellettuale, che la portò a dirigere la rivista “Rivista per signorine” e poi, nel primo decennio del 1900, l’importante “Vita femminile italiana”. Sostenitrice delle teorie di Maria Montessori e vicina allo spiritualismo di Antonio Fogazzaro, Sofia apri “Vita femminile” ai gruppi modernisti, considerando l’impegno femminista come strettamente legato a una rinnovata religiosità e allo sviluppo di una dimensione spirituale più elevata, che poteva alimentare la necessaria rigenerazione morale della società. Sofia iniziò prestissimo a scrivere romanzi e novelle sotto lo pseudonimo di Donna Conny e collaborò alle pagine letterarie di importanti periodici e giornali dell’epoca, tra cui “L’Illustrazione italiana”, “Nuova antologia” e “Il Corriere della sera”. Mostrò un grande interesse per lo sviluppo della stampa femminile e contribuì con articoli a molte riviste, in particolare “Cordelia”. Si dedicò anche alla traduzione di uno dei romanzi per l’infanzia più diffusi del XIX secolo, “Incompreso” di Florence Montgomery. Sofia fu una figura di spicco nella vita culturale e letteraria milanese e ebbe rapporti con numerose letterate della sua epoca, in particolare Ada Negri, per cui scrisse la prefazione del romanzo “Fatalità”. I temi dell’educazione e della formazione femminile erano al centro dei suoi interessi e, come detto, sostenne i nuovi metodi pedagogici, organizzò corsi per le donne dei ceti più poveri e fondò una biblioteca per le donne operaie. Favorevole all’emancipazionismo femminile nella sua forma moderata, fu membro dell’associazione Unione femminile nazionale e promosse un femminismo pratico e non ideologico. Nel 1907 organizzò il primo Congresso di educazione femminile e nel 1908 partecipò al primo Congresso internazionale delle donne, organizzato dal Consorganizzato dal Consiglio nazionale delle donne italiane, con una relazione sulla figura femminile nella letteratura italiana. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu un’accesa interventista e fondò l’associazione patriottica “Le seminatrici di coraggio”. Sofia ebbe un’intensa attività anche in campo pubblicistico. Fondò e dirigette tre riviste: “Rivista per signorine” (1894-1913), “Vita femminile italiana” (1907-1913) e “La Nostra rivista” (1914-1917) e contribuì alla nascita di periodici per l’infanzia, tra cui “Giornale dei bambini” e “Piccolo Italiano”. La sua vasta produzione letteraria per l’infanzia e l’adolescenza la rendono una figura importante nella letteratura per l’infanzia italiana. Oltre al suo lavoro nella letteratura e nel giornalismo, Sofia era anche un oratrice e organizzatrice di eventi culturali. Morì a Rapallo nel 1919.
Dell’autrice abbiamo pubblicato (o saranno pubblicati a breve):
Donnina forte
Il figlio di Grazia
Le nostre fanciulle
Voci di campanili
Le fanciulle di ieri e quelle di oggi
La nidiata- scene di famiglia
Inchiesta sulla donna e il problema dell’amore